1/8 – Introduzione
Il mirto sardo è uno dei liquori più conosciuti e amati della Sardegna. Come per tutte le “ricette” tipiche esistono tante versioni, ogni famiglia ha le sue tradizioni da rispettare ed i veri estimatori lo preparano in casa. Creare un liquore artigianale, e sopratutto padroneggiare i diversi procedimenti, può non essere semplice, soprattutto se si proviene da zone diverse d’Italia. Ecco allora, nei passi che seguono, alcune semplici indicazioni su come preparare il mirto sardo in modo facile e veloce, ottimizzando al massimo il tempo disponibile… In breve ci si sentirà catapultati in terra sarda!
2/8 Occorrente
- bacche di mirto: circa 1 kg
- alcol per alimenti: 1 litro
- acqua: 2 litri
- zucchero: 1 kg
3/8 – La raccolta delle bacche
La prima cosa da fare per preparare un buon mirto sardo è raccogliere le bacche. Le piante si trovano un po’ ovunque nella campagna sarda e, anche nelle altre regioni d’Italia, è possibile sia acquistarle, sia comprare alcune piantine che potranno essere coltivate anche in vaso. La raccolta delle bacche avviene una sola volta all’anno, a novembre, ed esclusivamente a mano. Da una pianta di grandezza media è possibile ricavare fino a 15 kg di bacche dunque sarà necessario armarsi di tanta costanza e pazienza!
Sarà opportuno raccogliere tutte le bacche all’interno di un secchio basso o di un contenitore abbastanza largo, onde evitare che si possano schiacciare le une sulle altre.
4/8 – La lavorazione
Successivamente alla raccolta bisognerà lavorare immediatamente le bacche di mirto, in generale non far trascorrere oltre le 12 ore, periodo oltre il quale potrebbero iniziare a manifestarsi i primi fenomeni ossidativi con annessa proliferazione di batteri. Se le bacche non vengono lavorate immediatamente, inoltre, il mirto tenderà a perdere gran parte dei profumi e dei sapori che fanno di questo liquore un vero “spaccato” di terra sarda.
Dal punto di vista operativo, si dovrà quindi provvedere subito alla rimozione di tutte le foglie dalle bacche e successivamente lavarle molto bene affinché siano completamente eliminati tutti i residui di terra e/o polvere eventualmente presenti.
5/8 – La preparazione del liquore
Quando la materia prima sarà mondata e lavata, bisognerà metterla a macerare nell’alcol. Per ogni kg di bacche di dovrà prevedere l’utilizzo di un litro di soluzione idroalcolica al 95%; ciò significa che su un litro di soluzione 950 ml dovranno essere di alcol e 50 ml di acqua. Le bacche di mirto dovranno essere lasciate a macerare nel liquido per almeno 3 settimane e solo trascorso questo lasso di tempo si potrà procedere alla preparazione dell’infuso.
Per realizzarlo bisognerà estrarre le bacche e pressarle con il torchio in modo da recuperare tutto l’alcol assorbito al loro interno. A questo punto si aggiungerà altra acqua e lo zucchero necessario, circa 1 kg.
6/8 – La fase di “riposo”
Il mirto non è ancora pronto per essere gustato; si dovrà lasciar riposare ancora qualche settimana. In questo modo affioreranno tutti gli oli essenziali, di colore marroncino e verdastro, e sarà molto facile notarne le sfumatore, anche ad occhio. Il mirto così ottenuto avrà un aroma più intenso ed un sapore decisamente più ricco, paragonabile ai distillati puri, veri “made in Sardegna!” Trascorse le settimane di “riposo” il mirto potrà essere collocato in freezer per essere gustato al momento opportuno… Rigorosamente molto freddo!
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8/8 Consigli
- Non scoraggiatevi se al primo tentativo il mirto non risulterà perfetto: per ottenere un buon liquore ci vuole un po’ di esperienza