1/7 – Introduzione

Un pranzo o una cena con degli ospiti stimola i padroni di casa a presentare dei menù ricchi di portate. Spesso si cerca il piatto da ricordare, insieme all’occasione d’incontro. Alla fine tra una chiacchiera e l’altra, è bello condividere la fine del banchetto col bicchiere in mano, degustando un liquore che, oggi, vogliamo offrirvi proponendovi un’alternativa gustosa e appagante, digestiva e, tutto sommato, leggera. Ebbene, cosa proporre per finire in bellezza? È difficile trovare un alcolico giusto. Ma avete mai pensato ad una grappa aromatizzata? Possiamo proporla, accompagnandola col gelato o con un dessert, come la panna cotta. Oppure come un semplice fine pasto. Tra le varie idee si potrebbe armonizzare una coppa di melone o anguria annaffiata con la grappa aromatizzata, un’idea che sicuramente rimarrà come ottimo ricordo per i vostri ospiti. Questa guida intende condurvi, passo dopo passo, alla preparazione della grappa alle more. È un procedimento facile, ma necessita di alcune settimane di fermentazione. Otterrete almeno tre litri di grappa aromatizzata. Vediamo come fare.

2/7 Occorrente

  • Mezzo chilo di more
  • Diversi tovaglioli di carta
  • Tre vasetti in vetro con coperchio ermetico, della capienza di mezzo litro
  • Due etti di zucchero super fine
  • Un litro di acquavite
  • Un colino

3/7 – Le operazioni preparatorie

Per fare la grappa alle more, si inizia la preparazione lavando mezzo chilo di questo frutto. Lavatelo delicatamente sotto acqua corrente fresca. Maneggiate le more facendo attenzione a mantenerle integre. Adagiatele successivamente ad asciugare su carta assorbente da cucina. In alternativa potete utilizzare i frutti di bosco surgelati, ma sappiate che, il frutto fresco, è ricco di quegli antociani naturali che rendono il sapore più intenso e genuino. Fateli scongelare completamente prima di cominciare a preparare la grappa. Accertatevi di aver comprato un prodotto che non abbia subito un’interruzione della catena del freddo. Il risultato potrebbe essere compromesso. Trasferite le more all’interno di tre vasetti in vetro, facendo attenzione a dividerle in parti uguali tra i tre contenitori.

4/7 – La scelta dello zucchero di fermentazione

Dividete due etti di zucchero super fine nei tre vasetti, versandolo sopra le bacche. Questa tipologia di zucchero si scioglie più facilmente a contatto con la frutta. Se non riuscite a trovare quello super fine, lo zucchero semolato normale andrà comunque bene, così come quello di canna, il quale rende alle nuance olfattive un retrogusto particolare, quasi di brandy.. Versate l’acquavite in ogni vaso, riempendoli fino all’orlo. Chiudete ermeticamente i vasetti e scuoteteli energicamente per miscelare bene tutti gli ingredienti. Conservate la grappa alle more in un luogo fresco e buio, come la mensola di una dispensa. Ricordate che il buoi preserva il vostro liquore da fenomeni di ossidazione che altererebbero il gusto del liquore. Il vostro scopo sarà quello di ottenere una grappa che mantenga saldo il suo ‘carattere’ di base ma con quel retrogusto fresco portato dalle bacche delle more.

5/7 – Le operazioni da compiere durante la fermentazione

È necessario agitare i vasetti di grappa ogni due o tre giorni alla settimana. Trascorsa la prima settimana, potete cominciare a scuoterli solamente una volta sola ogni 7 giorni, per otto settimane. Dopo otto settimane di fermentazione, filtrate la grappa separandola accuratamente dalla frutta. Potete conservare i frutti di bosco per utilizzarli nella preparazione di uno sciroppo, se lo desiderate ma ricordate che il retrogusto alcolico persisterà anche se tentate di lavarli, quindi, destinateli a macedonie di frutta alcoliche o a tartellette con crema e frutti. A questo punto la grappa è pronta da bere. Avete inoltre la possibilità di farla invecchiare ancora più a lungo, se volete un distillato con un gusto di more ancora più intenso.

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7/7 Consigli

  • Se state utilizzando frutti di bosco surgelati, fateli scongelare completamente prima di cominciare a preparare la grappa.