1/4 – Introduzione
Il pesto alla trapanese è una ricetta che appartiene a una tradizione siciliana di antiche origini.
I marinai genovesi diretti in Oriente e che sostavano al porto di Trapani fecero conoscere ai siciliani il loro famoso pesto.
I trapanesi, a loro volta, adattarono questa ricetta con l’aggiunta di prodotti tipici della loro terra, ovvero mandorle e pomodori freschi.
Ad oggi, il pesto alla trapanese è considerato come uno dei prodotti più gustosi, impiegato nel condimento di ogni tipo di pasta, dal sapore delicato e colmo di aromi.
Qui di seguito, andremo a vedere come si fa il pesto alla trapanese tradizionale, facendo luce sugli ingredienti necessari alla sua realizzazione e il procedimento dettagliato per ottenere un risultato ottimale.
2/4 – Ingredienti
– 50 gr basilico fresco;
– 250 gr pomodori perini;
– 50 gr mandorle;
– 1 cucchiaio di pecorino;
– 1 spicchio d’aglio;
– Sale e pepe q.b;
– Olio extravergine di oliva q.b.
3/4 – Procedimento
Per realizzare il pesto alla trapanese bisogna iniziare dalla pelatura delle mandorle; per fare ciò si andranno a bollire per un paio di minuti in pentola e, dopo averle scolate, si faranno raffreddare per poi procedere alla pelatura.
Questa operazione non richiederà una grande difficoltà, in quanto basterà fare una leggera pressione su ogni mandorla, staccando facilmente la buccia.
Terminata questa operazione si passerà poi ai pomodori; anch’essi andranno bolliti per qualche minuto, scolati e lasciati raffreddare.
A questo punto si potrà procedere col frullare questi due ingredienti in aggiunta al basilico e all’aglio.
Per effettuare questa operazione si usa tradizionalmente un mortaio, ma chi volesse accorciare i tempi e rendere il procedimento più semplice può utilizzare anche un mixer.
Una volta frullati tutti gli ingredienti, il pesto andrà trasferito in una ciotola in cui si andranno ad aggiungere il pecorino, un filo di olio extravergine di oliva, il sale e, a piacere, il pepe.
Dopo aver amalgamato per bene il tutto, il pesto alla trapanese è finalmente pronto e può essere adoperato fin da subito per condire ogni tipo di pasta.
4/4 – Conservazione
Il pesto alla trapanese ha il vantaggio di poter essere conservato in frigorifero anche per tre giorni, avendo cura di riporlo in un contenitore ermetico e ricoprire la superficie con uno strato di olio.
In alternativa si può anche scegliere di congelarlo in vasetti, sempre ermetici, e farlo poi scongelare all’occorrenza a temperatura ambiente.
Si ricorda, a tal proposito, che il pesto alla trapanese non va cotto su fiamma, ma al contrario è un condimento che va aggiunto a crudo, quando la pasta ha già terminato la sua cottura.