1/8 – Introduzione

L’agnello cacio e ova è una ricetta tipica dell’Italia centrale e, più in particolare, della regione collinare dell’Abruzzo. Si tratta di un secondo piatto con delle radici antichissime la cui preparazione tipica, tramandata di generazione in generazione, trova il proprio culmine puntualmente ogni anno tra i menu pasquali. Questo piatto a base di carne, uova e formaggio è una pietanza dal gusto rustico, dove il sapore deciso e selvatico dell’agnello viene sapientemente attenuato da profumatissime erbe aromatiche. La caratteristica peculiare di questo secondo piatto di Pasqua è, indubbiamente, la sua stuzzicante cremina a base di uova e pecorino, rigorosamente abruzzese DOC, che circonda con gusto i morbidi bocconcini di agnello. L’agnello cacio e ova è molto di più di una banale ricetta regionale: è, infatti, una vivanda che racchiude gli emblemi stessi di questa ricorrenza cristiana. Proprio per tutti questi motivi, oggi vogliamo spiegarvi, passo dopo passo, come preparare questa eccezionale ricetta italiana. Buona lettura!

2/8 Occorrente

  • 1 kg di polpa di agnello
  • 7 uova
  • 150 gr di pecorino abruzzese grattugiato
  • 1 rametto di rosmarino
  • 100 ml di vino bianco secco
  • Olio EVO q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Sale fino q.b.
  • 4 bacche di ginepro
  • 1 rametto di timo
  • 1 foglia di alloro
  • 1 cipolla dorata
  • Acqua q.b.

3/8 – Preparare gli ingredienti

Per realizzare l’agnello cacio e ova, la prima cosa che dovrete fare sarà sbucciare e affettare finemente la cipolla e, quindi, tagliare a cubetti la polpa di agnello. Adesso procuratevi una padella capiente e dai bordi alti, scaldate qualche cucchiaio di olio EVO, unite le cipolle insieme alle bacche di ginepro e fate stufare il tutto utilizzando un fuoco dolce per circa cinque minuti. Dopo questo passaggio, dovrete alzare la fiamma e incorporare la polpa di agnello insieme a tutti gli altri aromi: il rosmarino, l’alloro e il timo.

4/8 – Cuocere la carne

Dovrete rosolare la carne per circa cinque minuti, poi salate e pepate a piacere, quindi sfumate con il vino bianco secco e lasciate evaporare bene. Una volta svanito l’alcol, versate tanta acqua, quella necessaria a ricoprire la superficie della carne. A questo punto, coprite la padella con il coperchio e continuate la cottura a fiamma media per circa quaranta minuti. Una volta trascorso il tempo di cottura, vi accorgerete che l’agnello sarà rimasto abbastanza umido. Ora potrete eliminare gli aromi aiutandovi con una pinza o una forchetta.

5/8 – Creare la cremina

Abbassate la fiamma della padella dell’agnello e dedicatevi al pezzo forte della ricetta: la preparazione della cremina. Procuratevi una ciotola che contenga agilmente tutte le uova e sbattetele insieme al pecorino grattugiato con una frusta: la cremina dovrà apparire liscia e senza grumi. A questo punto, versate il composto di uova e pecorino nella padella dell’agnello e rimestate per pochi minuti a fiamma molto bassa, in modo da non trasformare la cremina in frittata. A questo punto, dovrete spegnere il fuoco quando le uova si saranno rapprese leggermente, continuando comunque a risultare come una succulenta cremina liscia. Il vostro agnello cacio e ova è pronto e dovrà essere servito ben caldo aggiungendo un filo d’olio EVO a crudo, se lo gradite.

6/8 – Conservare il piatto

Data la delicatezza e la preparazione di questo piatto, consigliamo vivamente di consumare immediatamente l’agnello cacio e ova. Nel caso in cui dovesse avanzare perché magari ne avete cucinato troppo, potreste conservarlo in frigorifero per un massimo di due giorni e riscaldarlo a fuoco lento in una padella, aggiungendo dell’acqua per far rivivere la cremina. Se non avete voglia di riporlo in frigorifero, potete pensare di congelarlo da cotto, facendo però attenzione a eliminare la cremina di uova e formaggio.

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8/8 Consigli

  • Questa preparazione conosce diverse varianti saporite: in alcune ricette è prevista l’aggiunta di succo di limone nel composto di uova e formaggio, in altre ancora la carne viene infarinata prima della cottura. Alcune persone sostituiscono la cipolla con l’aglio.