Se lo hai assaggiato almeno una volta mettendone in bocca una bella cucchiaiata direttamente dal barattolo, sai che ha un sapore dolcissimo. La verità è che, anche quando la tentazione è tanta, il latte condensato non adrebbe mangiato in purezza ma usato in cucina nella realizzazione di tante ricette dolci.
Il latte condensato, infatti, funziona da ingrediente passe-partout perché permette di eliminare latte, burro, uova e zucchero dalle preparazioni canoniche. Averlo in dispensa significa garantirsi un lasciapassare a lunghissima scadenza per i dessert da fare al volo. Viene da chiedersi se il latte condensato non abbia qualcosa di magico… in realtà è un piccolo prodigio tecnologico sviluppato più di 150 anni fa.
Cos’è il latte condensato
Il latte condensato è un latte reso conservabile tramite un processo che prevede la sottrazione dell’acqua. Per questo è conosciuto anche come latte evaporato. l latte viene portato ad ebollizione per poi addensarsi a temperatura controllata che va dai 40 agli 80° C, lasciando evaporare l’acqua ed eliminando i batteri.
Il risultato è una pasta densa e un po’ appiccicosa dal sapore super concentrato e molto dolce. Il latte condensato è zuccherato? Nella maggior parte dei casi sì, perché lo zucchero viene aggiunto come conservante allo scopo di prolungare ulteriormente la durata del prodotto. Il latte condensato senza zuccheri aggiunti esiste ma è molto meno presente a scaffale della variante zuccherata.
Osservandone le caratteristiche non c’è da stupirsi che il latte condensato sia largamente usato nell’industria alimentare. Se il latte evaporato nasce nell’ ‘800 per soddisfare le esigenze nutrizionali degli eserciti dispiegati in battaglia, nel 1866 Henri Nestlé ne intuisce le potenzialità per la produzione su larga scala di dolciumi, usandolo principalmente come addensante.
Ma le virtù di questo ingrediente smart diventano utili anche nelle cucine domestiche: capacità addensanti, sapore concentrato e dolcezza extra, unite a una scadenza più che lunga, fanno del latte condensato un “mai più senza” da annotare nella lista della spesa.
Perché usare il latte condensato in cucina
L’utilità del latte condensato si rivela fondamentale soprattutto nella preparazione dei dolci. Quante volte hai sentito parlare di tiramisù con latte condensato? È un trucco per eliminare le uova crude (rischio salmonellosi!) senza doverle pastorizzare. Ma questo è solo un esempio dei principali usi in cucina del latte condensato che, da solo, può valere per più ingredienti come latte, uova, burro e zucchero. Così puoi organizzare una cena con dessert anche quando non sei proprio riuscita a fare la spesa.
Come usare il latte condensato in cucina
Gli utilizzi del latte condensato più frequenti lo vedono come un sostituto di qualche prodotto alimentare. Per usarlo correttamente in cucina il latte condensato va diluito con altri ingredienti liquidi o cremosi che ne smorzino la dolcezza e la consistenza collosa.
Ecco gli usi più comuni del latte condensato:
- Sostituire il latte fresco diluendolo in due parti d’acqua
- Sostituire le uova nella preparazione di dolci da forno e creme: due cucchiai di latte condensato valgono come un uovo.
- Per fare il gelato in casa senza gelatiera utilizzando una parte di latte condensato e due parti scarse di panna fresca liquida. Basterà mescolare e riporre in freezer per 4-5 ore.
- Per preparare un cappuccino casalingo denso e cremoso.
- Per una crema mou espressa che si prepara scaldando il latte condensato al microonde per 5 minuti a 750 watt.
N.B: il latte condensato va trasferito all’interno di un recipiente adatto al microonde ed è necessario usare l’elettrodomestico in maniera discontinua prima per 3 minuti e poi per altri due. - In piccole quantità per sostituire il latte di cocco nella preparazione di di curry e altre ricette d’ispirazione thailandese.
- Come guarnizione per torte, pancake e crepes, anche senza diluizione.
Tipologie di latte condensato
I tipi più comuni di latte condensato in commercio sono zuccherati o senza zuccheri aggiunti. Si trovano al supermercato, nella corsia dedicata ai prodotti per la pasticceria, in barattolo o in tubetto. Molto rari, invece, il latte condensato senza lattosio o scremato. E il latte condensato vegano? Non pervenuto.
Latte condensato fatto in casa
Gli ingredienti per fare in casa il latte condensato sono: zucchero, latte, burro e amido di mais. Dopo aver sciolto un cucchiaino di amido di mais in 200 ml di latte si uniscono anche 150 g di zucchero e 20 g di burro. Il composto va lasciato cuocere per 5 minuti dopo aver raggiunto il bollore.
Questa ricetta del latte condensato può diventare vegana o senza lattosio cambiando le caratteristiche degli ingredienti di base: con burro e latte senza lattosio, oppure con margarina e bevanda vegetale si ottiene un risultato molto simile all’originale. Aggiungi la vanillina per donare un delicato retrogusto vanigliato.