Il melograno è uno dei frutti eletti da tempo ormai a supercibo. Il merito va alle incredibili proprietà di questo alimento, dal punto di vista nutrizionale infatti si tratta di un frutto che non solo dona benessere all’organismo.

La melagrana aiuta anche a prevenire alcune patologie importanti. E, in più, si presta a diversi usi in cucina: dal classico estratto o succo alle macedonie, passando per ricette addirittura salate.

Melograno e melagrana

Anche se è di uso comune la dicitura melograno per indicare il frutto, il melograno è l’albero. La melagrana, invece, è il frutto del melograno ovvero ciò che consumiamo.

Tagliando a metà la melagrana, si scopre uno scrigno di chicchi gelatinosi di colore rosso vivo. Sono questi piccoli acini le parti del frutto che si consumano. Facendo un vero e proprio pieno di benessere e assicurandosi una scorta di salute, anche come prevenzione.

La spremuta dell'autunno? Il succo di melograno

Stagionalità e consumo del melagrano

La melagrana è tipica della stagione autunnale, l’albero del melograno fiorisce infatti in primavera. Si tratta di un frutto caratteristico delle regioni mediterranee. Della melagrana consumiamo i piccoli chicchi rossi e lucidi, lievemente aspri ma dal gusto molto gradevole.

Come si mangia la melagrana? Prima di tutto, in purezza. Si taglia a metà e con un cucchiaino si consumano o si prelevano i chicchi gelatinosi rosso vivo, avendo accortezza di eliminare tutte le parti bianche (anche i filamenti) che possono conferire al frutto un sapore amore e sgradevole.

La melagrana è ottima anche trasformata in succo, anzi questa modalità di consumo è una delle più diffuse: si pressano i chicchi (meglio con un estrattore) e si ottiene una spremuta rossa dalle potenti cirtù antiossidanti e drenanti.

Importante è consumare immediatamente il succo, appena preparato, per non far ossidare la vitamina C. La melagrana è anche perfetta per arricchire macedonie e cheesecake (magari insieme ai frutti di bosco).

Con i chicchi di melagrana, però, si possono preparare anche ottime ricette salate. Per esempio, si può arricchire il pesce con i chicchi del frutto (senza cuocerli), aggiungendoli al piatto di portata: ottimo l’abbinamento con pesci dalla carne bianca e delicata, come il branzino e l’orata per esempio.

La melagrana diventa addirittura ingrediente per risotti “bianchi” (con verdure come zucchine o porri), primi piatti a base di pesce (ottima nelle pappardelle ai gamberetti) oppure, nella stagione autunnale e invernale, come ripieno di arrosti e selvaggina insieme a ingredienti stagionali quali, per esempio, le castagne.

Nel risotto, si aggiunge alla fine (durante la mantecatura) e nel ripieno si inserisce insieme alle castagne lessate e passate al mixer. Da provare anche i ravioli alla melagrana e branzino: si prepara qui il ripieno della pasta fresca, amalgamando polpa di branzino (precedentemente cotto al vapore) e chicchi di melagrana appena sgranata.