melograno

Fai il carico di antiossidanti con il melograno

Il melograno è un frutto ricco di benefiche proprietà sia per la salute sia per la linea. Questo succoso frutto, infatti, è un vero e proprio scrigno di benessere e salute, soprattutto grazie ai suoi preziosi antiossidanti.

Come fare il succo di melograno e altre 9 ricette con la melagrana

VEDI ANCHE

Come fare il succo di melograno e altre 9 ricette con la melagrana

Le proprietà del melograno

Il melograno è un frutto di stagione autunnale ed è una preziosa risorsa naturale contro l’invecchiamento e come prevenzione per numerose patologie degenerative. Del frutto, si beve spesso il succo puro ricchissimo di antiossidanti, vitamine e minerali. Grazie al melograno si può tenere sotto controllo il colesterolo, con grandi vantaggi sulla regolarizzazione della pressione arteriosa (quando è alta) e sul mantenimento del peso forma.

Il melograno è un frutto dall’importante significato simbolico: nell’immaginario collettivo, infatti, rappresenta abbondanza e fertilità. E la ricchezza di proprietà benefiche è la sua principale caratteristica, oltre al gusto molto particolare e al succo dissetante.

Il melograno è fonte di numerosi benefici per la nostra salute: antiossidante, remineralizzante, preventivo contro le patologie degenerative, drenante, alleato del benessere delle ossa e prezioso per la bellezza della pelle. Di questo frutto, si consuma spesso il succo puro spremuto al momento dai semi oppure acquistato già pronto (in questo caso, però, il costo è decisamente elevato). Ma il melograno si può gustare anche “al cucchiaio” come dessert salutare e ipocalorico.

Valori nutrizionali e proprietà del melograno

Vediamo insieme le incredibili proprietà del frutto del melograno. Prima di tutto, si tratta di una fonte naturale di vitamina C fresca e immediatamente disponibile per l’organismo. La vitamina C è termolabile, cioè tende a diminuire o addirittura a consumarsi con la cottura. Inoltre, si tratta di una vitamina che si ossida in pochissimo tempo e, quindi, è bene consumarla fresca a crudo (come avviene, appunto, per la melagrana).

Non solo vitamina C, nella melagrana sono presenti anche vitamina K, vitamine del gruppo B (importantissime per il corretto funzionamento del metabolismo e per l’equilibrio del sistema nervoso), vitamina A e vitamina E (un altro antiossidante naturale, dai riconosciuti effetti antietà).

Anche dal punto di vista del contenuto di minerali, la melagrana si rivela un eccellente integratore naturale, nei gustosi acini del frutto sono infatti presenti calcio, fosforo, magnesio, ferro e moltissimo potassio. La presenza del potassio è preziosa, questo minerale infatti contrasta la stanchezza, previene i crampi muscolari, svolge un’azione drenante, aiuta ad abbassare i valori pressori soprattutto in caso di ipertensione.

La melagrana è un frutto perfetto anche per chi segue una dieta ipocalorica: fornisce circa 60 kcal ogni 100 grammi e ha un contenuto di acqua pari all’80%.

Fai il carico di antiossidanti con il melograno

Melagrana antiossidante

La melagrana è rinomata per i suoi potentissimi effetti anti-age. Merito del contenuto elevato di antiossidanti. Nel frutto del melograno troviamo molti fenoli, preziosissimi per la salute e la prevenzione, come per esempio: acido gallico, punicacorteina, punicafolina, punicalina, delfinidina ed ellagitannini.

Tra gli antiossidanti, nella melagrana è presente anche l’acido punico: secondo recenti studi, l’acido punico può svolgere un ruolo importante nella prevenzione del cancro al seno e nelle patologie degenerative in generale.

Benefici pratici per la salute

Il frutto del melograno svolge, dunque, diverse azioni benefiche per la salute. Prima di tutto, un’azione anti-age importante, andando a contrastare efficacemente il lavoro deleterio dei radicali liberi a livello cellulare. Queste proprietà anti-age, rendono questo supercibo anche un antitumorale e un alleato per rinforzare il sistema immunitario in modo efficace.

Inoltre si tratta di un frutto dalle spiccate proprietà diuretiche, disintossicanti e anti-ipertensive. Ottimo per chi ha bisogno di seguire una dieta detox e di eliminare sia le tossine sia i liquidi in eccesso (chi presenta edemi, gonfiori, sensazione di stanchezza e di intossicazione dovuta a stravizi alimentari o a eccessi alcolici).

La melagrana è preziosa anche per abbassare i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue e, quindi, potremmo definirla un protettore naturale del cuore e della salute cardiovascolare in generale.

Pochi forse sanno che la melagrana esercita persino una azione antibatterica (merito di acido ellagico e tannini) e protettiva sull mucosa gastrica: è un frutto, quindi, consigliato anche per ridurre l’acidità e facilitare la digestione, soprattutto delle proteine.

La spremuta dell’autunno? Il succo di melograno

VEDI ANCHE

La spremuta dell’autunno? Il succo di melograno

Quando mangiare il melograno mattina o sera?

Il melograno è un frutto tipicamente autunnale e, viste le sue innumerevoli proprietà, non può mancare sulle nostre tavole. Ma quando è meglio consumarlo? Secondo i nutrizionisti, la cosa migliore da fare è mangiarlo alla mattina: iniziare la giornata mangiando della frutta a colazione, infatti, consente di apportare al nostro organismo zuccheri facilmente assimilabili, ma anche vitamine, sali minerali e tanta acqua. Il melograno è un frutto con poche calorie e dall’alto potere depurativo, oltre che antiossidante: mangiarlo al mattino ci farà iniziare la giornata con la giusta carica, ma in modo sano ed equilibrato. 

Come si deve mangiare il melograno?

Potete mangiare il melograno in vari modi. Per assaporarne il gusto autentico, il consiglio è di sbucciarlo e di consumarlo al naturale. Per esaltarne il sapore, invece, aggiungete i chicchi di questo frutto a dello yogurt bianco: rimarrete estasiati. Se volete un mix energetico, oltre allo yogurt mettete anche uva sultanina e mandorle. In molti, però, preferiscono consumare questo frutto spremendolo: da solo o centrifugato con altri frutti, il succo di melograno è un vero concentrato di proprietà benefiche per il nostro organismo. 

Fai il carico di antiossidanti con il melograno

Come si conserva il melograno sgranato?

Il metodo più semplice e naturale per consumare il melograno è sgranare il frutto e mangiarlo al momento. Se però non avete tanto tempo a disposizione, potete sgranarlo in anticipo e conservare il frutto in vasetti di vetro chiusi con il tappo oppure in semplici sacchettini adatti al congelamento, facendo ben attenzione a chiuderli senza aria all’interno. Una volta tagliato, il melograno dura massimo 4 giorni. Se volete, potete anche congelarli: sarà sufficiente sgranare il frutto e conservare i grani che, una volta scongelati, potrete utilizzare per realizzare un ottimo succo. 

Perché fa bene il succo di melograno?

Proprio come il frutto, anche il succo di melograno offre al corpo innumerevoli sostanze benefiche e sane. Il succo, infatti, apporta vitamine, minerali e sostanze antiossidanti che aiutano a contrastare l’invecchiamento delle cellule, fanno bene alla pelle e hanno anche un effetto antinfiammatorio. Secondo alcuni studi, inoltre, questo succo aiuta a prevenire l’Alzheimer e alcuni disturbi gastro-intestinali. Infine, apportando ferro al corpo, aumenta l’emoglobina ed è un valido alleato contro l’anemia. 

Quanto si conserva il succo di melograno fatto in casa?

Un ottimo modo per consumare il melograno, come abbiamo visto, è spremere i grani. Ma quanto si conserva il succo di melograno fatto in casa? Va da sé che sarebbe meglio consumarlo subito, appena fatto; ma se ne avete in abbondanza, sappiate che potete conservarlo per massimo 2-3 giorni in frigorifero, preferibilmente in un contenitore richiudibile. 

Chi non deve bere il succo di melograno?

Il succo di melograno potrebbe interferire con l’assunzione di alcuni farmaci, in particolare alcuni metabolizzanti e alcuni ipertensivi. Essendo un frutto acido, si sconsiglia di berlo se si soffre di reflusso. Possibili controindicazioni anche in caso di iperglicemia. Il consiglio, in caso di dubbi, è di rivolgersi al proprio medico di fiducia. 

Riproduzione riservata