Cosa è la rutabaga?
Iniziamo a comporre l’identikit di quello che sembra essere un ravanello extra-size, oppure un daikon, con la domanda fondamentale: cos’è la rutabaga? Si tratta di un tubero “ibrido” creato incrociando cavolo selvatico e rapa.
Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono al 1920 quando un botanico svizzero ne riportò le caratteristiche su carta. Le origini della rutabaga sono scandinave e ora viene coltivata soprattutto in Germania, nei Paesi Bassi, in Canada e negli Stati Uniti. Il sapore della rutabaga è complesso e caratteristico: ricorda quello di un ravanello ma è più dolce e ha dei sentori di nocciola.
Il cavolo navone, altro nome per identificare questo tubero speciale, è di colore violaceo o marrone all’esterno mentre la polpa interna è molto simile alla patata. La stagione della rutabaga è quella dell’autunno – inverno, per cogliere al massimo sapori e proprietà va mangiata da ottobre a marzo.
Quali sono le differenze tra la rutabaga e la rapa?
Forse hai già acquistato la rutabaga nel reparto ortofrutta scambiandola per una rapa. Sei sicuramente in buona compagnia perché il loro aspetto è molto simile tanto che la parola “rutabaga” deriva dallo svedese “rottabaggar” che significa “cavolo-rapa”.
Eppure tra rutabaga e rapa ci sono delle differenze, ecco le principali:
- la rutabaga è più grande della rapa e viene colta a maturazione quasi completa
- la rutabaga ha una scorza molto ruvida, le rape sono più lisce
- la polpa della rapa è bianca mentre quella della rutabaga è gialla o color crema
- la rutabaga è più succosa della rapa e la sua consistenza ricorda la patata
- le rape hanno un sapore piccante mentre la rutabaga tende ad essere amara da cruda e dolce una volta cotta.
Calorie e valori nutrizionali della rutabaga
La rutabaga ha poche calorie (36 kcal per 100 grammi) ma le buone notizie non finiscono qui: niente colesterolo!
I valori nutrizionali della rutabaga non lasciano spazio a interpretazioni: questo ortaggio va inserito al più presto nel menù settimanale. Ecco la sua composizione in dettaglio per 100 g di prodotto:
- 1,2 g di proteine
- 8,13 g di carboidrati (di cui 5,6 sono zuccheri)
- 0,2 g di grassi
- 2,5 g di fibra alimentare
- 20 g di sodio
Ma è merito dei micronutrienti se la rutabaga è un ortaggio alla ribalta. Sono soprattutto le vitamine e i sali minerali a renderla una radice dai mille benefici, tutta da (ri)scoprire
Perché la rutabaga fa bene
Non solo è poco calorica e priva di colesterolo. La rutabaga è un tubero che in quanto a proprietà benefiche ha pochi rivali perché contiene molte vitamine e sali minerali utili ad affrontare la stagione invernale con la giusta carica.
Fra tutti i suoi benefici, l’apporto di vitamina C è al primo posto: ti basti pensare che 250 g di rutabaga regalano la metà della quantità giornaliera di vitamina C raccomandata. Ma il cavolo navone è anche un concentrato di sali minerali tra cui calcio, magnesio e fosforo, beta-carotene e vitamine del gruppo B che tengono in salute il sistema nervoso.
Se alla vitamina C va il merito di rinforzare il sistema immunitario, incoraggiare la formazione di collagene anti-invecchiamento, produrre energia e aiutare l’assorbimento del ferro, è grazie al potassio che funzionalità muscolare e pressione sanguigna vengono tenute sotto controllo. Il calcio, invece, riforza le ossa e i denti.
Ancora, la quantità di fibre contenute nella rutabaga la rendono un alimento che fa bene all’intestino e favorisce una corretta diuresi.
Come si mangia la rutabaga
Come si cucina la rutabaga? Prima di essere mangiata la rutabaga va sempre lavata accuratamente e privata della parte esterna usando un coltello dalla lama piccola e affilata facendo molta attenzione a non tagliarsi.
La rutabaga si può mangiare anche cruda, tagliata molto sottile e unita ad altre verdure, in insalata. Ma il modo migliore di gustare la rutabaga è dopo la cottura: è così che il cavolo navone diventa cremoso e dolce.
Ricette facili e sfiziose con la rutabaga
É sufficiente bollire la rutabaga per farne un purè morbido e gustoso, procedendo proprio come faresti con le patate. Cuoci la rutabaga in acqua bollente per circa 40 minuti, frullala e ripassala in padella perché elimini i liquidi. Condisci con sale, pepe e olio, oppure burro.
La rutabaga si può anche affettare sottilmente, condire con sale, pepe, olio e spezie e disporre uniformemente sopra una leccarda ricoperta di carta forno. Dopo aver infornato le fette per 30 minuti a 180° otterrai delle croccanti chips di rutabaga.
Ma il navone è perfetto anche come base per zuppe e vellutate. Dopo averlo pelato, lavato e tagliato a dadini, insaporiscilo in casseruola con olio extravergine di oliva, porro a fettine e le altre verdure come patate, carote, zucca e cavolfiore (da aggiungere dopo circa 20 minuti). Aggiungi il brodo di verdure e lascia sul fuoco fino a completa cottura, per 30-40 minuti. Se desideri una zuppa di rutabaga più densa, frullane una parte.
Un’altra idea veloce consiste nel cuocere la rutabaga arrosto. Pela la rutabaga, lavala e tagliala a tocchetti regolari che condirai con sale, pepe, le tue spezie preferite e un po’ di olio di oliva. Distribuisci la rutabaga in una teglia antiaderente e inforna a 220° per 40 minuti.
La rutabaga è anche un ottimo condimento per la pasta: tagliata a dadini molto piccoli e saltata in padella con un soffritto di sedano, carote e cipolla. Oppure ridotta in purea e allungata con un po’ di acqua di cottura della pasta. Si può aggiungere ai risotti per renderli più cremosi e vellutati.