Il Sangue di Toro dell’Eger, o, in magiaro, Egri Bikaver, è il più famoso vino rosso d’Ungheria. Viene appunto dall’Eger, una regione vinicola settentrionale, e il vitigno una volta preponderante nella sua produzione, il Kadarka, pare sia stato importato dagli invasori turchi nel Cinquecento. Oggi, dato che il Kadarka è difficile da vinificare, viene sempre più rimpiazzato dal Kekfrankos e altri vitigni. Il blend attuale, insomma, dà vita a un vino molto diverso dall’antico, ma l’eccellenza del prodotto è aumentata.
«Asciutto e vellutato, rosso profondo, ad alto contenuto alcolico, maschio, tutto fuoco e fiamma: un vino leggendario! » proclama un sito ungherese fremente di entusiasmo patriottico. Lasciatevi trascinare, e assaggiatelo con un bell’arrosto. Non è un vino per vegetariani.
A proposito di Ungheria: è stato ristampato da Longanesi uno dei massimi best seller magiari tra le due guerre, Un’avventura a Budapest, di Ferenc Kormendi (Bompiani). Vale la pena di leggerlo.
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