È la terza alga più consumata al mondo dopo nori e kombu, è un potente ricostituente e stimola l’organismo indebolito: stiamo parlando dell’alga wakame, un vegetale marino che cresce nei fondali tra Giappone, Cina e Corea. Per molti questa alga bruna è destinata a diventare un ingrediente sempre più comune sulle nostre tavole. Scopriamo i suoi super poteri.
Proprietà e valori nutrizionali
L’alga wakame (Undaria pinnatifida) è uno degli alimenti più diffusi nella cucina giapponese e di tutto il sud-est asiatico. Il cambiamento climatico ha spostato le fioriture di quest’alga marina anche nei mari della Nuova Zelanda e dell’Australia. È stata avvistata anche in Francia: dalla metà degli anni Ottanta la si coltiva lungo le coste Bretoni del Finistère per essere venduta come ingrediente gastronomico e come cosmetico. Del resto, le proprietà dell’alga wakame le permettono di fare veri e propri miracoli dentro e fuori il nostro organismo.
L’alga wakame è ricca di proteine e amminoacidi essenziali come il triptofano, preziosissimo per il nostro sonno. Si sposa bene con le proteine vegetali di legumi e cereali. Viene utilizzata per creare integratori e ricostituenti, grazie anche al buon apporto di vitamine del gruppo B e di minerali come potassio, ferro e calcio.
Per ogni 100 grammi di alga wakame si assumono 45 kcal, 0,64 g di grassi, 9,14 g di carboidrati, 3,03 g di proteine, 0,5 g di fibre, 0,65 g di zuccheri, 80 g di acqua.
Alga wakame: benefici
L’alga wakame contiene iodio e selenio, due minerali importantissimi per l’equilibrio della tiroide e per mantenere in funzione il metabolismo. Basti pensare che questo vegetale contiene una quantità di iodio di dieci volte superiore a quello presente nell’alga kombu. Per questo è bene fare attenzione a non abusarne per non dover fronteggiare spiacevoli controindicazioni.
Le vitamine e il complesso minerale contenuti nell’alga wakame sono un toccasana anche per chi ha carenze nutrizionali. Rafforza unghie e capelli troppo fragili. Aumenta la concentrazione e allevia la stanchezza, dando un vero e propri boost per tutto il corpo! Le sostanze fotochimiche presenti nelle sue foglie possono aiutare a rallentare il processo di invecchiamento.
Perché fa bene all’intestino
Grazie alle sue fibre solubili (e al conseguente effetto lassativo), la wakame può favorire il dimagrimento. Favorisce l’eliminazione dei grassi e aiuta l’organismo a depurarsi soprattutto dalle scorie radioattive e dai metalli pesanti. Ma il vero superpotere dell’alga wakame sta negli alginati. Si tratta di fibre colloidali che possono proteggere e lenire le mucose gastriche sotto stress. Tra gli effetti sull’intestino c’è una potenziale riduzione dei problemi di acidità gastrica e reflusso gastroesofageo.
Alga wakame: come mangiarla
L’alga wakame arriva fino a noi solitamente essiccata. Se ami i ristoranti giapponesi, saprai già che per ordinarla dovrai chiedere un goma wakame. Viene raccolta solitamente in primavera. In Giappone per conservarla, la si scotta brevemente in acqua bollente per poi gettarla nella fredda. L’operazione punta a donare alla wakame un bel colore verde, ma soprattutto a inibire la crescita di microrganismi che fermentano. Ciò permette di venderla come verdura fresca più a lungo (almeno nei mercati giapponesi).
Il sapore dell’alga wakame è tra i più leggeri nella famiglia delle alghe. Per questo è molto apprezzata in Occidente. Ammollata in acqua, la wakame presenta una bella foglia verde divisa da una nervatura centrale. Questa parte viene eliminata per ottenere piatti dal sapore più delicato. Da essiccata si può utilizzare per ricoprire palle di riso. La si può tostare e sbriciolare come condimento. Oppure si può utilizzare la mekabu, la parte riproduttiva della pianta, ricchissima di minerali, in stufati di verdure.
L’alga wakame si abbina benissimo alle cipolle saltate. Sprigiona il suo gusto anche solo ammollata e servita con cetriolo, agrumi o una salsa d’aceto (un piatto ideale per l’estate!). Tostata in forno e sbriciolata va a potenziare gli effetti benefici di un piatto di riso o cereali. Ma il non plus ultra è servirla come condimento in una zuppa di miso.
Attenzione, non strafare con la wakame!
Fa bene, è buonissima, ci aiuta a tenere sotto controllo il peso, ma attenzione: meglio non strafare con la wakame. La dose giornaliera consigliata va dai due ai quattro grammi al giorno. Se si eccede con le dosi consigliate, si potrebbe andare incontro a qualche problemino, specie per chi soffre di problemi alla tiroide a causa del suo contenuto di iodio. Inoltre, meglio non usarla in gravidanza.