Il topinambur è un alimento sempre più presente come ingrediente nelle ricette, anche perché ha un sapore davvero particolare, una buona resa in cottura e ottime proprietà per la salute.
Chiamato anche carciofo di Gerusalemme o rapa tedesca, è un tubero di origini americane (come la patata) ideale anche per l’alimentazione dei diabetici e di tutti coloro che devono fare attenzione all’apporto di zuccheri nella dieta.
Calorie e valori nutrizionali del topinambur
Se consideriamo l’ortaggio crudo, il topinambur apporta 73 kcal ogni 100 grammi ed è ricco di preziose vitamine e minerali. In particolar modo, nel tubero è presente una elevata quantità di potassio, minerale eccellente per contrastare la stanchezza e i crampi. Ma non solo, il potassio esercita una potente azione diuretica e aiuta, dunque, a ridurre gonfiori diffusi e ritenzione idrica (prevenendo e aiutando a debellare la cellulite).
Anche la patata, per esempio, contiene molto potassio ma, in confronto al topinambur, ha un indice glicemico molto più alto. Ciò che quindi fa davvero la differenza con altri tuberi, per esempio con le patate, è dunque l’indice glicemico, ovvero la capacità di un determinato alimento di innalzare i valori di glicemia. Considerando che i valori assegnati per l’indice glicemico vanno da 0 a 100, valore di riferimento del glucosio, il topinambur ha un indice glicemico pari a 50.
Questo tubero ha anche un buon contenuto proteico e presenta piccole quantità di importanti antiossidanti: vitamina C, vitamina A, vitamina E, carotenoidi. E non mancano anche folati, magnesio, calcio, zinco e ferro. In particolare, i folati si rivelano essenziali nell’alimentazione delle donne in stato di gravidanza poiché sono indispensabili per la corretta chiusura del tubo neurale e per prevenire, dunque, le malformazioni del feto come la spina bifida.
Proprietà e benefici del topinambur
Il topinambur è, quindi, un tubero dalle ottime proprietà per la salute, e inserito nel menu settimanale, un perfetto sostituto della patata adatto per di più anche a chi soffre di diabete.
Il topinambur inoltre non contiene glutine, non ha colesterolo ed è indicato per chi vuole perdere peso e sgonfiarsi, il topinambur contiene infatti l’inulina, una fibra che aiuta la regolarità intestinale. Pulisce l’intestino e combatte l’obesità: bere molta acqua e mangiare del topinambur dà infatti sazietà a lungo termine.
Anche la quantità di potassio contenuta nel tubero rende il topinambur un cibo detox perfetto per chi desidera depurarsi prima o durante una dieta, oppure dopo un periodo di stravizi. Inoltre, questo alimento ha la capacità di ridurre l’assorbimento di zuccheri nel sangue (glicemia) e di accelerare addirittura il metabolismo.
Il topinambur aiuta poi a rinforzare le difese immunitarie e a combattere l’anemia. Infatti, il tubero si rivela una scelta molto azzeccata nella dieta vegana o vegetariana. Fonte di proteine vegetali e ferro, aiuta a fornire all’organismo quelle sostanze necessarie a un buon tono muscolare e al mantenimento di un livello di energia costante.
Infine, il topinambur è ricchissimo di fibre e, quindi, risulta eccellente per favorire il corretto transito intestinale (contrastando la stitichezza anche cronica). Ma non solo: la presenza di fibra agisce anche come “controllore” dei livelli di colesterolo cattivo (LDL) e come regolatore della glicemia. Oltre a placare la fame nervosa, favorendo una sazietà prolungata.
Quando acquistarlo e come usarlo in cucina
Il topinambur ormai si trova in qualsiasi supermercato, nel reparto ortofrutticolo e nei negozi di alimentari. Si può persino coltivare sia in vaso sia nell’orto, la sua coltivazione è infatti del tutto simile alla coltivazione della patata.
Il topinambur si semina in primavera e si raccoglie in autunno, è dunque considerato un ortaggio autunnale ed è molto utilizzato nelle preparazioni regionali (in Piemonte, per esempio, è un cibo che entra a far parte di ricette tradizionali davvero squisite). Se lo coltivi in vaso, vedrai anche i suoi caratteristici fiorellini gialli che porteranno allegria a tutto il balcone (oltre a poter disporre del tubero fresco a costo zero).
Il topinambur si può consumare sia crudo sia cotto. Crudo, per esempio, nelle insalate e cotto in qualsiasi tipo di piatto: contorno in padella, secondo piatto o piatto unico veg, nelle vellutate e nelle zuppe, trasformato in chips fritte o al forno. Il topinambur si può gustare anche con la buccia, a piacere e a seconda del suo impiego in cucina: se lasci la buccia sappi però che abbassi ulteriormente l’indice glicemico dell’alimento.