Ricetta cocktail Martini
Agitato, non mescolato grazie. Se questa frase vi contraddistingue dalla massa (lasciando basito il barman) ogni volta che vi appoggiate ad un bancone per chiedere un drink, allora siete sulla pagina giusta! Altrimenti lo siete comunque, perché davvero pochi eletti (e voi potreste essere tra questi) sanno preparare un Martini meglio di James Bond in persona!
Per quanto Carrie e le altre abbiano reso famosi, e dunque trendy, altri tipi di cocktail dai nomi decisamente “femminili”, come il Cosmopolitan, il Margarita o il Sex on the beach, c’è da dire che il Martini viene unanimemente considerato il drink più elegante (e sexy) che si possa mai ordinare in un locale, che tu sia un lui o una lei. E la cosa più bella è che il martini è anche uno dei cocktail più semplici da preparare, basta non cadere in questi quattro errori…
Il vostro Martini non è buono perché avete seguito la ricetta di Bond (ebbene sì!)
James Bond è bravo in un sacco di cose, ma ordinare un buon Martini non è una di queste. Non chiedete mai un Martini ‘agitato’! C’è infatti una regola che vige sul quando un cocktail vada agitato e quando mescolato, ed è molto facile da ricordare: se c’è del succo di frutta al suo interno, si agita; se è solo alcol, come nel caso del Martini, si mescola.
Mescolando si conferisce al Martini una consistenza morbida e al contempo corposa, che esalta il sapore del ginepro e del gin. Agitando si scioglie una tonnellata di ghiaccio nel cocktail, che diventa così una frizzante bibita annacquata.
Il vostro Martini non è buono perché non è stato usato il Vermouth o è stato usato male
Un Martini con poca o nessuna traccia di Vermouth è, fondamentalmente, solo alcol freddo. Il Martini, d’altronde, è un cocktail semplice ma con un sacco di sapori in gioco e il Vermouth è uno di quelli che devono essere percepiti già dal primo sorso.
Utilizzate del Vermouth dry (o in alternativa va bene anche quello dolce) e ricordate: questo è un liquore a base di vino e, come il vino, va a male se rimane aperto per tre giorni sul piano cucina. Per il vostro miglior Martini, tenete sempre il Vermouth in frigo e usatelo entro massimo due o tre settimane dalla sua apertura (toccherà bere tanti Martini, che peccato…).
Cocktail sfiziosi per l’estate!
Il vostro Martini non è buono perché state bevendo da un tradizionale bicchiere da Martini
Non sono in pochi ad essere convinti che i tradizionali bicchieri da Martini siano stati creati per fare uno scherzo malefico ai fanatici di questo drink. Voglio dire, sembra che siano stati tagliati per assicurarsi che il cocktail finisca sulla parte anteriore degli abiti o direttamente sul pavimento.
La coppa di champagne è dunque il bicchiere ideale per godere appieno della bevanda. Tenete il calice in freezer fino al momento del suo utilizzo, ciò farà in modo che il vostro drink non si scaldi a contatto con il vetro a temperatura ambiente.
Il vostro Martini non è buono perché si è sporcato
L’aggiunta del tipico stecchino con le olive è un ottimo modo per inibire ogni accenno di sapore di alcool nel Martini, dunque se volete godere di questo drink, lasciate le olive per la pizza Napoletana. Una singola oliva può aggiungere dell’aspro al cocktail rendendolo vagamente più salato di quanto non sarebbe all’origine; un tocco di limone, invece, è un modo per esaltare il suo sapore, rendendolo ancora più fresco e dissetante. Se limone non è nelle vostre corde, allora meglio bere il Martini nudo e crudo.
Ecco come preparare un ottimo Martini:
Ingredienti per due persone:
- 60 ml di Gin
- 30 ml di Vermouth Dry
- 7 – 10 Cubetti di Ghiaccio
Preparazione: Versate i cubetti di ghiaccio nello shaker già freddo di freezer, aggiungete il Gin e il Vermouth anch’essi freddi, mescolate lentamente tutti gli ingredienti con un cucchiaio da cocktail per circa 40 secondi e infine versate il drink nel bicchiere freddo, filtrandolo con l’aiuto dello strainer.