La batata, o patata americana dolce, è un tubero molto consumato sia in America sia in Giappone. Un alimento in realtà apprezzato e impiegato in tutte le cucine del mondo, basta pensare che in Italia (in particolare nel Lazio) ci sono zone in cui la batata viene coltivata con successo, che è anche ricchissimo di proprietà nutrizionali. Forse non sai cos’è, non l’hai mai assaggiata, oppure non sai bene come cucinarla per via del suo sapore molto più dolce rispetto a quello della patata classica: andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere sulle patate dolci.

Cosa sono le patate americane dolci

Le patate americane dolci, o batate, sono tuberi della famiglia dell’Ipomea Batata (da qui il nome). Si indica come batata la patata americana a pasta arancione ma esistono anche varietà di batata bianca e batata viola.

L’aggettivo “dolce” è dovuto al suo sapore lievemente dolciastro che però, come per la zucca, è perfettamente compatibile con tutti i menu salati. La patata americana dolce rossa è ricca di virtù, in parte rintracciabili proprio nel colore della sua pasta.

Che differenza c’è tra patate dolci e patate tradizionali

Viste dall’esterno le patate dolci e quelle bianche tradizionali sono abbastanza simili, mentre invece la polpa è molto differente: non solo per il colore (quella della patata dolce è arancione), ma anche per la consistenza, che è più fibrosa nella batata.

Da un punto di vista nutrizionale, le batate rosse sono preferibili alle normali patate “bianche”. Questo perché sono ben più ricche di nutrienti (un esempio su tutti, il betacarotene). Ma non solo: le batate hanno anche un indice glicemico più basso rispetto alle patate tradizionali e sono ipoglicemizzanti. Quindi, si rivelano una scelta migliore per abbassare il carico glicemico del pasto. Più adatte, dunque, a chi deve tenere sotto controllo la glicemia per diverse ragioni (tra cui, il diabete).

Dal punto di vista del gusto, le batate sono poi più saporite anche se gustate con pochissimi condimenti. Quindi, più adatte ai regimi dimagranti e anche alle diete detox e sgonfianti. Naturalmente gustose, le batate richiedono anche un minor impiego di sale.

Patate dolci: ecco perché portarle in tavola più spesso

Valori nutrizionali delle patate dolci

Per quanto riguarda i valori nutrizionali, le patate americana dolci contengono circa 85 calorie ogni 100 grammi. Una decina in più rispetto alle patate tradizionali. Ma, a fronte di questo contenuto calorico lievemente maggiore, è importante sottolineare il minor indice glicemico della batata.

  • Calorie 86
  • Grassi 0,1 g
  • Acidi grassi saturi 0 g
  • Acidi grassi polinsaturi 0 g
  • Acidi grassi monoinsaturi 0 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 55 mg
  • Potassio 337 mg
  • Carboidrati 20 g
  • Fibra alimentare 3 g
  • Zucchero 4,2 g
  • Proteine 1,6 g

Proprietà delle batate

Premettiamo che, come sopra abbiamo già accennato, le patate americane dolci sono da preferire nella versione a pasta aranciata, ovvero quelle rosse. Infatti, dal punto di vista nutrizionale, il colore arancio è indice di un alto contenuto di betacarotene. Quest’ultimo è un importante antiossidante, ovvero una sostanza che protegge le cellule dall’azione dei radicali liberi. Il betacarotene è prezioso poi anche per la vista, la pelle e per il sistema immunitario in generale.

Non solo betacarotene, il Center of Science in the Public Interest (CSPI) posiziona la patata americana dolce al primo posto di una classifica sui cibi più salutari. Nelle batate troviamo anche vitamine preziose come la vitamina C e a vitamina A. E minerali essenziali, tra cui il ferro (sono un’ottima fonte di ferro anche per vegani e vegetariani) e il calcio, prezioso per le ossa ma anche per perdere peso. Anche la quantità di potassio è ottima: ciò significa che la batata aiuta chi ha bisogno di sgonfiarsi, funziona come cibo anti-stanchezza ed è alleata in caso di valori pressori elevati.

Le batate sono poi ricche di fibre, soprattutto nella buccia. Buccia nella quale sono contenute numerose delle sostanze benefiche del tubero. Infatti, si consiglia di cucinare le batate preferibilmente mantenendo la buccia (cotte al cartoccio per esempio). Infine le batate non contengono glutine e sono quindi adatte anche alla dieta di chi soffre di celiachia.

Controindicazioni

Per quanto riguarda le controindicazioni, la batata è sconsigliata generalmente in tutti i casi di diverticolite, ulcere e problemi urinari. Anche se ogni caso è a sé e il consumo del tubero andrebbe valutato insieme al medico e al nutrizionista.