La dieta del gruppo sanguigno parte dal presupposto che non tutti gli alimenti sono a ‘misura d’uomo’, in quanto non tutti possono mangiare tutto indistintamente. Tuttavia con piccoli accorgimenti nella propria alimentazione sarà possibile ottenere enormi benefici. Naturalmente, prima di qualsiasi dieta è bene consultare esperti, dietologi o nutrizionisti!
Gruppi sanguigni: diete mirate, vantaggi e dubbi
Più che di dieta dei gruppi sanguigni si dovrebbe parlare di un modello di vita più naturale, al fine di migliorare i propri stili alimentari, da considerare come i principali fattori che influiscono sul sistema immunitario. Bisognerebbe, quindi, solo imparare ad alimentarsi correttamente, scegliendo cibi freschi, naturali e tradizionali! Infatti la correlazione tra alimenti e sistema immunitario è stata sperimentata per la prima volta nel 1957 dal naturopata americano Peter J. D’Adamo, nel nostro Paese se ne è invece occupato il dottor Mozzi, un medico piacentino. Come si procede? La prima cosa da fare è conoscere il gruppo sanguigno, per capire quali cibi siano più indicati e compatibili con il proprio sistema immunitario. Secondo alcuni, però, tale approccio alimentare sarebbe un mito da sfatare, perché non ci sarebbero prove scientifiche a conferma di questa teoria.
0: dai nostri antenati cacciatori alla modernità
Il gruppo sanguigno 0 è il più antico di tutti perché vi appartenevano i nostri antenati che si procuravano il cibo cacciando, nutrendosi quindi quasi esclusivamente di proteine animali. Nel corso dell’evoluzione gli individui di questo gruppo hanno mostrato di avere un sistema immunitario molto reattivo con un apparato digerente tutt’altro che delicato, caratterizzato da un ambiente interno acido, come quello dei primi uomini che avevano un metabolismo poco equilibrato, perché altamente proteico e con pochissimi carboidrati.
Se, quindi, ci si approccia a una dieta che considera i diversi gruppi sanguigni, i membri del gruppo 0 avranno maggiore facilità a digerire la carne, da integrare con verdure e legumi. Ottimi zucca, verze, bresaola, frutti di mare e pesce azzurro, fegato, sale iodato alle alghe. Se si abbina un programma di attività fisica, il connubio sarà perfetto. A cosa, invece, si deve stare attenti? Il gruppo 0 non tollera molto bene i prodotti caseari, i cereali contenenti glutine, alcuni legumi come le lenticchie e fagioli e le patate perché nonostante l’evoluzione dell’organismo, questo non è ancora abituato ad assimilare e smaltire certi cibi correttamente. Da evitare anche caffè, arachidi e olive nere, si a noci e semi di zucca. Il glutine può rappresentare un vero e proprio pericolo, perché oltre a innescare reazioni che portano all’indebolimento del metabolismo, causando un aumento di peso, può provocare l’insorgere di patologie come il diabete. Qualche spunto in cucina: involtini di verza, ricette sfiziose alla zucca, il carpaccio.
A: nato dalle prime comunità agricole
Gli appartenenti al gruppo sanguigno A sembrano discendere dai primi agricoltori e presentano caratteristiche opposte a quelle del gruppo 0. Infatti il loro sistema immunitario è più sensibile e soggetto a potenziali infezioni, mentre l’apparato digerente scarsamente acido mal tollera la carne rossa, immagazzinata sotto forma di grasso e i latticini, colpevoli di rallentare il metabolismo. Qual è la dieta migliore per i membri del gruppo A? Dovrebbero consumare principalmente frutta, verdura, carni bianche, pesce e uova. Vino rosso e tè verde sono ottimi, con funzioni antiossidanti. Fra le verdure da evitare le solanacee (patate, pomodori e melanzane). Da studi fatti è, inoltre, emerso che il gruppo A è particolarmente esposto a diversi tipi di cancro per l’affinità delle cellule tumorali con l’antigene A (sostanza in grado di essere riconosciuta dal sistema immunitario), che non le recepisce come nocive. Se per chi appartiene al gruppo 0 è consigliato fare sport per la predisposizione a sostenere anche situazioni stressanti, per gli A è bene praticare attività che facciano rilassare, soprattutto la mente, come lo Yoga o la camminata veloce. Ricette consigliate: il pollo in 10 modi, insalate fantasiose, involtini di pesce spada con crema di melanzane, frittate estive.
B: dalle tribù nomadi dell’Asia
Chi appartiene al gruppo sanguigno B, deve sapere che è originario delle antiche tribù nomadi dell’Asia, adattate al difficile clima delle montagne. Forse proprio questa adattabilità ha garantito a questo gruppo un sistema immunitario resistente, sensibile però alle malattie autoimmuni o a quelle con virus a crescita lenta. L’apparato digerente è predisposto a una dieta varia (tollerando molto bene i latticini, meno i crostacei, i cibi ricchi di conservanti e di zuccheri semplici), senza accusare problemi a cambiamenti di alimentazione. Unica accortezza, come per il gruppo 0, è prestare attenzione al glutine di frumento. Consigliati fagioli, cavoli, barbabietole, verdure a foglia verde, broccoli, carote, melanzane, patate, peperoni e verze; stop invece per il pollame, i carciofi e i rapanelli. Inoltre alimenti come le lenticchie, il grano saraceno, il sesamo e il grano turco possono fare ingrassare, perché non sempre assimilati correttamente e causare ipoglicemia. Gli individui B hanno una tempra forte, anche se facilmente possono incorrere in infezioni alle vie urinarie o ai reni, in quanto i batteri coinvolti presentano caratteristiche simili all’antigene B. Dotati di grande equilibrio e capaci di sopportare lo stress, in caso predomino gli stati di ansia si consigliano attività fisiche che bilancino corpo e mente, come il nuoto, le escursioni… Cosa cucinare? La vellutata di carote e fagioli rossi, la zuppa toscana di fagioli e farro, ricette con i peperoni e le barbabietole rosse.
AB: dall’unione di A e B
Nel corso della storia evolutiva si è assistito alla comparsa di nuovi gruppi sanguigni, nati in differenti condizioni, andando dai cacciatori ai nomadi. Il più recente è l’AB, in grado di unire le caratteristiche dei due gruppi: resistenza del sistema immunitario alle malattie infettive (presenza di entrambi gli antigeni), assenza di anticorpi anti-A e anti-B, apparato digerente molto tollerante. Quali sono, però, i potenziali rischi a cui vanno incontro le persone del gruppo AB? L’assenza degli anticorpi, se da un lato è vantaggiosa perché rende resistenti ad allergie e ad altre malattie del sistema immunitario, dall’altro lato non riconosce facilmente cellule estranee, aumentando la predisposizione a forme tumorali. Gli AB digeriscono con difficoltà la carne rossa, come succede ai membri del gruppo A e presentano intolleranze verso granoturco, grano saraceno, sesamo e frumento (riducono l’efficienza dell’insulina) come i B. Riso con fagioli e riso con piselli sono ottimi primi piatti e a fine pasto è consigliato il caffè! Questo gruppo tollera bene tutta la frutta, ma deve proteggersi da quella secca, che andrebbe quindi evitata. Gli ortaggi da preferire sono i broccoli, il cavolfiore, il cavolo verde, le melanzane, i pomodori, ma sono da evitare i carciofi, il mais e i peperoni. Per quanto riguarda le patologie, devono prestare particolare attenzione a quelle parassitarie che presentano affinità con entrambi gli antigeni. Inoltre i membri AB tendono a gestire lo stress come gli A, ragion per cui dovrebbero dedicarsi ad attività fisiche in grado di rilassare. Ricette da provare: riso con fagioli o ricette con piselli, broccoli con acciughe e patate, polpettine di cavolfiore, macedonie.