È sicuramente vero: l’alimentazione è corretta nel momento in cui è sana ed equilibrata. Ma assicurarti di portare in tavola cibi bilanciati dal punto di vista nutrizionale non è sufficiente. Quando scegli gli alimenti da mettere nel carrello dovresti fare attenzione anche alla loro impronta ambientale, cioè al loro impatto sul Pianeta. Le risorse, infatti, non sono infinite, anzi stanno iniziando seriamente a scarseggiare e l’influenza della nostra presenza sull’ambiente sta diventando sempre più pesante. Per questo, è essenziale che ciascuno di noi faccia il possibile per seguire una dieta sostenibile.
Dieta sostenibile, che cosa significa
Una dieta sostenibile è una dieta composta da alimenti sani e, al tempo stesso, a basso impatto ambientale. Quando si valuta la sostenibilità dei cibi, è necessario considerare tutta la filiera e tutti i passaggi necessari alla loro produzione, quindi bisogna fare attenzione anche ad aspetti come: la qualità del suolo, la sicurezza, l’accessibilità economica, la qualità, la biodiversità, l’uso dell’acqua e i cambiamenti climatici. Non tutti lo sanno, ma la produzione alimentare ha un impatto enorme sul nostro Pianeta ed è responsabile di circa un quarto di tutte le emissioni di gas serra. Il cibo ha un’impronta di carbonio elevata a causa delle risorse necessarie per coltivarlo, confezionarlo, venderlo e anche cucinarlo.
Attenzione allo spreco alimentare
Non dobbiamo dimenticarci poi delle risorse necessarie per smaltire i rifiuti collegati al cibo: pensa solo agli imballaggi che li contengono. E a tutto questo bisogna aggiungere lo spreco alimentare. Si stima che in Italia, ogni famiglia butti più di 600 grammi di cibo alla settimana. Non si tratta solamente di un problema etico ed economico. Insieme al cibo, infatti, vengono sprecati anche l’acqua, l’energia e gli ettari di suolo necessari per produrlo. E vengono immessi inutilmente nell’atmosfera miliardi di tonnellate di CO2.
I cibi da privilegiare
Se vuoi seguire una dieta sostenibile devi imparare a ridurre il consumo degli alimenti con un’alta impronta di carbonio, come la carne, e a privilegiare i cibi prodotti in maniera ecofriendly. In linea di massima, dovresti preferire i prodotti vegetali, che sono tendenzialmente più eco (anche se non tutti). Alcuni, però, lo sono in modo particolare. Ecco quali.
Legumi
I legumi (gruppo a cui appartengono diversi alimenti, come fagioli, piselli, lenticchie e ceci) sono prodotti sani e bilanciati: infatti, sono ricchi di proteine, vitamine, minerali e fibre. Inoltre, sono amici dell’ambiente. Infatti, non hanno bisogno di fertilizzanti e concime: praticamente sono gli unici vegetali che sono in grado di utilizzare l’azoto presente in atmosfera per la loro sopravvivenza. Fra l’altro, riescono ad accumulare talmente tanto azoto che, quando arrivano alla fine del loro ciclo, possono cederlo al suolo: se i loro resti vengono interrati, aumentano la dotazione azotata della terra, con benefici per le colture che verranno coltivate dopo. Infine, richiedono molta meno acqua per crescere rispetto alla carne.
Cavoli
Si tratta di vegetali altamente nutrienti e perfetti per una dieta sostenibile. Infatti, possono crescere in climi caldi e freddi, sono molto resistenti e sono facilmente coltivabili, con un dispendio contenuto di acqua ed energia. Fra l’altro, dalla semina occorrono solamente 60 giorni per poter gustare dei nuovi cavoli. Sono considerati superalimenti nutrienti e sani grazie alla loro densità di nutrienti. 1 tazza di cavolo tritato fornisce oltre il 600% del fabbisogno giornaliero di vitamina K e oltre il 200% del fabbisogno giornaliero di vitamina A. Ma questa verdura a foglia verde è ricca anche di fibre, ferro, calcio e acidi grassi. Insomma, nutrienti e salutari, i cavoli fanno davvero bene.
Melograni
Questi alberi da frutto sono abituati a crescere in tante condizioni ambientali diverse e con quantità variabili di acqua. Non hanno bisogno di particolari cure e sono dotati di uno strato esterno resistente, che li rende particolarmente solidi. Ecco perché sono considerati un’ottima scelta per una dieta sostenibile. Sono anche ricchi di nutrienti, come rame, vitamina C, potassio, acido folico, vitamina K, manganese e altri.
Cereali
Sebbene i cereali (gruppo molto ampio che include cibi come riso, grano saraceno e avena) godano di una cattiva reputazione nelle diete a basso contenuto calorico, in realtà sono alcuni degli alimenti più sostenibili da produrre. Infatti, richiedono una bassa quantità d’acqua in proporzione al loro valore nutritivo. Fra l’altro, le versioni integrali contengono fibre e proteine preziose per una dieta sana.
Dieta sostenibile, da dove iniziare
Ecco alcune delle altre regole base che dovresti seguire per rendere la tua dieta sostenibile:
- cerca di ridurre il consumo di cibi animali: i prodotti animali sono responsabili di più della metà della produzione dei gas serra legati al cibo. Se mangi meno carne contribuisci anche al risparmio idrico;
- acquista alimenti biologici;
- preferisci i cibi prodotti nelle zone limitrofe alla tua e di stagione;
- ricorda che la maggior parte delle calorie introdotte ogni giorno deve provenire da cereali integrali, verdura, legumi, frutta e legumi;
- evita i prodotti che hanno molti imballaggi e preferisci, laddove possibile, gli alimenti alla spina;
- non buttare gli avanzi di cibo, ma riutilizzali, per esempio per preparare frittate, minestroni, zuppe, torte salate, tortini;
- limita i piatti pronti.
Esempi di dieta sostenibile
La dieta non solo più sana ma anche più sostenibile è quella mediterranea. A sostenerlo è la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Le caratteristiche della dieta mediterranea sono principalmente la varietà degli alimenti proposti e il perfetto equilibrio tra i nutrienti. I piatti proposti sono ricchi di frutta, verdura, cereali, legumi, frutta secca e olio d’oliva e prevedono un moderato consumo di formaggi, pesce e carne. Gli alimenti che compongono questa dieta sono tutti alleati dell’ambiente: la loro produzione, infatti, è in accordo con la riduzione dell’inquinamento, la tutela degli ecosistemi naturali e la riduzione dello spreco alimentare. La produzione di questi cibi dimezza l’uso del suolo e abbassa del 50% il consumo di acqua.
Dieta vegana sostenibile
Oltre alla dieta mediterranea, anche quelle vegetariana e vegana sono altamente sostenibili. A inquinare e sprecare risorse, infatti, è soprattutto la produzione di carne. Con la dieta vegana non si corre questo rischio. La coltivazione di cereali e legumi, come abbiamo visto, riduce notevolmente l’impatto sull’ambiente circostante. Se la maggioranza della popolazione mondiale adottasse una dieta vegetariana o vegana, dunque, i livelli di inquinamento legati alla produzione di cibo calerebbero drasticamente e si potrebbe garantire l’autosufficienza alimentare a un numero sempre maggiore di persone.
Dieta onnivora e sostenibile
Anche la dieta onnivora, seguendo alcune accortezze, può diventare maggiormente sostenibile. Innanzitutto sarebbe bene acquistare a chilometro zero, acquistando i cibi la cui produzione è maggiormente inquinante (come la carne) in luoghi conosciuti, come cascine e spacci agricoli. Senza rinunciare alle proteine animali, sarebbe bene, non solo per l’ambiente ma anche per la salute, ridurre il consumo di carne rossa: così si impatta positivamente sulle emissioni di carbonio. Infine, come per tutte le diete, ridurre al minimo lo spreco è la strada giusta per portare avanti un’alimentazione sostenibile e attenta all’ambiente.
Alimentazione sostenibile Agenda 2030
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite ha fissato quattro obiettivi programmatici da raggiungere entro i prossimi 15 anni: porre fine alla fame nel mondo, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile. Il tutto con lo scopo di fare adottare alla maggioranza della popolazione mondiale un’alimentazione a ridotto impatto ambientale, lontana quindi dall’attuale modello di produzione, che prevede l’emissione di milioni di tonnellate di gas serra ogni anno, oltre al consumo di ingenti quantità di acqua, ossigeno ed energia elettrica.