Hai mai assaggiato il latte di capra? La maggior parte di noi lo ha sorseggiato fresco durante una gita domenicale in azienda agricola ma raramente è una presenza stabile nel frigorifero di casa.

Eppure, se fino a pochi anni fa la parola “latte” era praticamente un sinonimo di “latte di mucca”, ora il ventaglio di scelta è decisamente più ampio: oltre al latte senza lattosio, ad alta digeribilità e alle bevande vegetali sostitutive, stiamo assistendo alla riscoperta del latte di capra. Perché la lente d’ingrandimento è puntata sulla biodiversità ma anche perché è proteico, più tollerato e ricco di principi nutritivi ad alto valore biologico. Non solo: è versatile e si presta a tantissimi utilizzi, in cucina e nella cosmesi.

Caratteristiche del latte di capra e le differenze con il latte di mucca

Le prime caratteristiche distintive del latte di capra coinvolgono i sensi. Alla vista è di un bianco candido e ha un gusto più intenso e pungente del latte di mucca.

Rispetto al latte di mucca è anche più calorico: 70 kcal per 100 g contro le 60 kcal del latte intero di mucca. Si trova a scaffale anche in versione parzialmente scremata e supera di poco le 40 kcal. Ad essere presenti in quantità maggiore non sono solamente le calorie ma anche i grassi che superano il 4% (mentre il latte vaccino si ferma a 3,5%).

Dobbiamo ricordare però che non tutti i grassi sono uguali, che poi è lo stesso assunto per il quale preferiamo un avocado a una ciambella fritta. Il latte caprino contiene grassi buoni in misura maggiore del latte vaccino. È infatti ricco di acido linoleico antitumorale, acido arachidonico costituente delle membrane cellulari e acidi grassi a media e corta catena che forniscono energia immediatamente spendibile. Restiamo ancora un attimo nel capitolo “grassi”: i globuli di grasso del latte di capra sono decisamente più piccoli di quelli di mucca ed è proprio questa caratteristica a renderlo più digeribile.

Sulla digeribilità del latte di capra, soprattutto quando si soffre di problemi intestinali, incide anche un inferiore contenuto di caseina rispetto al latte vaccino. Meno caseina, meno irritazioni all’intestino!

Se l’apporto di proteine è praticamente identico a quello del latte di mucca, il latte caprino contiene più calcio e più fosforo. E il lattosio?

Il latte di capra contiene lattosio?

Sfatiamo subito il mito: il latte di capra non è indicato a chi soffre di intolleranza al lattosio perché ne contiene. È vero però che è meglio tollerabile per la minor presenza di una determinata tipologia di caseine altamente allergizzante. In ogni caso, se sei intollerante al lattosio, preferisci il latte delattosato oppure le bevande vegetali, comunemente chiamate “latti” e naturalmente prive non solo di lattosio ma anche di proteine del latte.

Le proprietà del latte di capra

Il latte di capra condivide molte delle sue caratteristiche nutrizionali e proprietà con il latte vaccino, con qualche punto a favore soprattutto in fatto di digeribilità. Fatti da mandare dalla mamma a prendere il latte (di capra!) per più di un motivo. Ecco i principali

Alta digeribilità

Molecole di grasso di piccole dimensioni e basso contenuto di caseina rendono il latte di capra più digeribile di quello di mucca. Non è però adatto agli intolleranti al lattosio, anche se …

Alta tolleranza

Pur non essendo privo di lattosio, può essere consumato una tantum da chi presenta una bassa tolleranza al lattosio ma non è pienamente intollerante.

Fortifica le ossa

L’alto apporto di calcio e fosforo rendono il latte di capre un alleato prezioso per la fortificazione di ossa e denti

Il latte di capra è adatto ai neonati?

Il latte materno e il latte di capra condividono buona parte della composizione e il contenuto modesto di caseine protegge il neonato da irritazioni intestinali. Inoltre, gli acidi grassi a catena media e corta sono assimilabili facilmente anche dall’apparato digerente di un neonato. Di contro, il latte di capra è quattro volte più proteico del latte materno ed è povero di vitamine B12 e B9, fondamentali per il funzionamento dei globuli rossi e del sistema nervoso. L’Organizzazione Mondiale dell’Allergia si esprime dichiarando che il latte di capra non è adatto all’alimentazione dei neonati se non modificato e arricchito secondo le normative in fatto di latte artificiale.

Il latte di capra contiene molto colesterolo?

Stavamo incrociando le dita per un “no”, invece la risposta è “sì”. Il latte di capra contiene 10 mg di colesterolo ogni 100 g di alimento. Questo ci dice che, e vale per tutti i latticini, andrebbe consumato con moderazione. La buona notizia è che contiene molti acidi grassi, utili a mantenere il livello di colesterolo sotto controllo.

Utilizzi del latte di capra

Il latte di capra, per via delle sue caratteristiche organolettiche e proprietà può essere portato a tavola come un ottimo sostituto del latte vaccino e nella spa (anche casalinga!) come elisir di bellezza altamente nutriente.

Per la produzione di formaggio, yogurt e burro

Il latte di capra è molto utilizzato per la produzione di burro e formaggi più o meno stagionati. Meno frequente, invece, la sua trasformazione in yogurt. Se acquistate un formaggio di capra al supermercato prestate particolare attenzione all’etichetta perché può essere definito “caprino” anche un formaggio realizzato con un mix di latte di capra e latte di mucca.

Come ingrediente jolly a colazione

Il latte di capra può essere servito a colazione non solo nella sua forma “base” ma anche solida: ricotta di capra mischiata allo zucchero e a un po’ di caffè o di cacao per accompagnare i biscotti o, ad esempio, spalmata sul pane con fichi e miele. Quando si trasforma in yogurt diventa l’ingrediente perfetto per il porridge mattutino!

Per dare sapore a torte salate, quiche e lasagne

Naturalmente più saporito del latte di mucca, soprattutto quando si tratta dei suoi derivati caseari, dona un twist speciale a tanti piatti salati. Nella lasagna puoi utilizzarlo per preparare la besciamella e inserire una grattugiata di formaggio di capra a pasta dura tra uno strato e l’altro, abbondando in superficie (vogliamo la crosticina croccante!). I caprini più morbidi, invece, diventano un ottimo ripieno per quiche e torte salate.

Nei dolci da forno e nelle cheesecake

Perché no? Ciambelle, crostate con frolla a base di burro di capra, torte di ricotta di capra e gocce di cioccolato e nella versione formaggio spalmabile persino come ingrediente base per la cheesecake.

Come nutriente per la pelle

Le proprietà cosmetiche del latte di capra sono soprattutto idratanti, emolliente e nutrienti. Viene utilizzato per la produzione di bagnoschiuma, saponi, creme per il corpo e per il viso, e balsami per le labbra. Ma alcuni rimedi della nonna sono perfetti per l’autoproduzione di maschere per il viso e unguenti lenitivi per la pelle secca. In entrambi i casi ti basterà spalmare un sottile strato di burro di capra sulla pelle, lasciar agire per 10 minuti e sciacquare con acqua tiepidita. Se hai bisogno di uno scrub dall’azione dolce ma efficace, ammorbidisci dello zucchero di canna con un po’ di latte e di burro di capra, massaggia la pelle per un paio di minuti con movimenti circolari ed elimina i residui sotto la doccia.