Come fare le conserve sottaceto
Vi ritrovate il frigorifero colmo di verdure perché l’offerta al supermercato ha scatenato in voi l’acquisto compulsivo di cavolfiori, sedano e peperoni? Se con contorni, sughi e timballi avete già dato, non vi resta che conservarle preparando degli ottimi sottaceti: un modo per avere sempre una scorta di ortaggi pratici da servire come stuzzichino per l’aperitivo o come accompagnamento. In questa maniera, del tutto salutare, potrete mangiare le zucchine a dicembre o le melanzane fuori stagione. Preparare conserve sottaceto fai da te non è poi così complicato: basta seguire qualche semplice regola per prepararle alla perfezione e in sicurezza.
Cosa si può conservare sottaceto?
La conservazione sottaceto non è nient’altro che il “riposo” di alcuni ortaggi in un liquido acido come l’aceto o il vino, con l’aggiunta o meno di aromi, limone, zucchero, cipolla, aglio e spezie come aneto, pepe, anice stellato, peperoncino, semi di finocchio, senape in grani. Così facendo, gli alimenti immersi si manterranno buoni da mangiare anche dopo mesi perché il liquido acido inibisce la formazione di batteri e quindi il deperimento degli alimenti stessi. Cosa possiamo mettere sottaceto? Moltissimi ortaggi si prestano a questo tipo di conserva da dispensa: barbabietole, carote, ravanelli, cetrioli, fagiolini, cipolle, carciofi, cavolfiori, peperoni, rape, sedano, zucca con spezie e limone verde. Da soli, o nella più classica delle preparazioni, la giardiniera. Un aceto vale l’altro? Per ciò che concerne la conservazione, la risposta è “sì”, a cambiare sarà ovviamente il gusto, a seconda dell’aceto utilizzato: di vino bianco, rosso, di mele, di riso, di ribes.
Come utilizzarle in cucina e portarle in tavola
Avere qualche barattolo di sottaceti in dispensa -o nel frigorifero- risolve aperitivi improvvisati o voglie repentine di snack salutari. I sottaceti sono ottimi per arricchire insalate e panini, per un aperitivo di salumi e formaggi o come condimento per pasta, riso, farro, orzo, quinoa. Perfetti con la classica bistecca, le braciole, ma anche con il bollito. E il pesce? Bene con molluschi, crostacei, ma soprattutto con polpi, seppioline e totani. Forchettina alla mano, vanno benissimo anche come spezza fame direttamente dal barattolo!
Come fare le conserve sottaceto fai da te
Cosa vi occorre per fare le conserve sottaceto home made?
- Ortaggi a piacere
- Aceto
- Spezie ed erbe aromatiche
- Barattoli di vetro sterilizzati
- Una pentola di medie dimensioni
- Zucchero e sale
Prendete i barattoli di vetro sterilizzati con una capienza di almeno due litri e riempiteli con le verdure che avete scelto e gli aromi preferiti. Se sono ortaggi piccoli, come cetriolini, cipollotti o ravanelli, potreste anche non tagliarli e metterli sottaceto interi, mentre per gli ortaggi più grandi dovrete affettarli o “cubettarli” grossolanamente prima di immergerli nell’aceto. A questo punto versate in una pentola di medie dimensioni 500 ml di acqua, 500 ml di aceto (del tipo che preferite), 2 cucchiai di sale e 6 di zucchero. Portate a ebollizione e versate il tutto nei barattoli di vetro, facendo attenzione a coprire completamente le verdure. A questo punto, chiudete i barattoli e lasciateli raffreddare a temperatura ambiente prima di spostarli in frigo. Aspettate almeno una decina di giorni prima di consumare le vostre verdure sottaceto. Possono essere un’idea carina, e molto apprezzata, come regalo di Natale per amiche appassionate di cucina.
Conserve buone e senza rischi per la salute
Cimentarsi nella produzione di conserve fai da te, con gli ortaggi dell’orto o del contadino vicino di casa, è di gran moda. Per essere sicure che i vostri sottaceti siano “sicuri” non bastano contenitori sterilizzati e chiusure ermetiche. Tutti gli alimenti, anche quelli conservati in tempi che possono essere più o meno lunghi a seconda della loro natura o delle condizioni di conservazione (temperatura, quantità di acqua contenuta nell’alimento, eccetera), sono destinati a subire processi di alterazione imputabili ad agenti di natura diversa: biologici (microrganismi, insetti, animali); chimici (enzimi); fisici (calore, luce).
Ecco qualche buona maniera per produrre conserve sicure.
- Igiene personale. Prima di iniziare a maneggiare gli alimenti e quando si cambia tipo di preparazione, è necessario lavare accuratamente le mani. Non occorre un disinfettante: bastano acqua e sapone. Un’accortezza maggiore è necessaria se si è stati in bagno, si è manipolato un cellulare o rifiuti, quindi potenziali fonti di contaminazioni, o si è fumato.
- Igiene della cucina. Lavello, piano di lavoro, tavolo devono essere perfettamente puliti e igienizzati, così come gli strumenti: coltelli, mixer, taglieri.
- Scegliere il vetro. Il vetro non assorbe odori e può essere riutilizzato innumerevoli volte, lavato anche in lavastoviglie e sterilizzato. La trasparenza, poi, permette di controllare sempre lo stato di conservazione dei prodotti, senza aprire il barattolo. Fare attenzione alla luce: il passaggio della luce può provocare modificazioni del colore del prodotto, per questo è necessario collocare le conserve in luoghi al riparo.
- Lavare accuratamente sotto acqua corrente gli ortaggi per leconserve e assicurarsi di aver eliminato ogni traccia di erba o terra.
- Dal raccolto al vaso. È meglio preparare le conserve entro 12 ore dalla raccolta. In caso contrario è bene conservare gli ortaggi in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.