Forno a microonde

Cosa devi sapere sul forno a microonde

Come funziona il forno a microonde

Il forno a microonde è un elettrodomestico da cucina in cui la cottura del cibo sfrutta l’interazione con la materia da parte dei campi magnetici emessi nello spettro delle microonde. Si differenzia dal forno convenzionale (elettrico o a gas) perché il calore si trasmette per irraggiamento ma in direzione contraria.

Infatti mentre nell’elettrodomestico normale il calore va dagli strati più esterni a quelli più interni, nel microonde, specie se l’interno dell’alimento è molto ricco di acqua, il calore andrà in senso contrario. Quindi l’interno si riscalderà in modo più veloce rispetto allo strato esterno. Se quest’ultima parte è più secca e asciutta assorbe meno radiazione a microonde.

Le microonde vengono trasmesse da un dispositivo chiamata magnetron, che ne emette cinque milioni al secondo. Queste onde elettromagnetiche sono in grado di reagire con alcuni componenti alimentari come acqua e grassi. Quando vengono colpite dalle microonde, le molecole tentano di seguire i cinque milioni di spostamenti al secondo, ma dato che striamo parlando di un numero molto grande finiscono per sbattere l’una contro l’altra, producendo calore. Più è lungo il processo di cottura, tanto più si riscalderà il tuo piatto.

Il meccanismo delle microonde attira le molecole liquide: è per questo che se si mette un pezzo di pane duro e raffermo nel forno, questo diventerà molle. L’acqua, ferma all’interno, evapora e il pane sembra cotto al vapore.

Il meccanismo alla base del forno a microonde fu scoperto per caso da Percy Spencer, un dipendente americano della Raytheon: mentre realizzava uno strumento per apparati radar, scoprì che gli si era sciolta una tavoletta di cioccolata in tasca. Il forno a microonde nacque ufficialmente nel 1947 e all’epoca si chiamava Radarange, era alto 1,8 metri e pesava 340 kg.

Cosa significa forno microonde combinato

Il forno a microonde combinato sfrutta l’efficienza delle onde che cuociono senza dispersione, alla cottura grill e ventilata. La differenza sta dunque nell’ampliamento delle funzioni. In questo modo è possibile preparare arrosti, lasagne e altre pietanze solitamente “estranee” a questo moderno elettrodomestico, risparmiando molto tempo ed energia elettrica.

Ci sono pericoli per la salute?

Secondo l’Airc non vi è alcuna dimostrazione che l’uso del forno a microonde aumenti il rischio di cancro. Inoltre, non è stato assolutamente mai dimostrato che il cibo riscaldato con questo elettrodomestico sia meno nutritivo di quello cotto o riscaldato in altro modo.

Solo le radiazioni ad alta energia possono modificare la struttura subatomica della materia, inducendo anche alterazioni del DNA che possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro. Il cibo riscaldato al microonde non è radioattivo proprio perché non esposto a questo tipo di onde.

Tuttavia il microonde è meno efficace della cottura classica nell’eliminare batteri o tossine che possono essere presenti nel cibo mal conservato. Quindi in questo caso non cuocere mai cibi di cui non hai piena certezza che siano stati conservati accuratamente.

Cosa ci si può cucinare: pro e contro

Dato che la frequenza della radiazione emessa dal magnetron è particolarmente adatta ad agitare le molecole ricche di acqua, il forno a microonde è perfetto per cuocere o riscaldare le verdure. Questo procedimento va a sostituire la bollitura, ma in alcuni casi può permetterti di osare e preparare rapidamente finocchi gratinati, carciofi ripieni e cipolle caramellate.

Evita di cuocere nel microonde uova o alimenti con la buccia come uva, pomodori, salsiccia: il surriscaldamento dei nuclei liquidi, limitati dalla buccia, porteranno gli alimenti a scoppiare. (Anche se un trucco per cuocere l’uovo sodo nel microonde c’è: clicca qui per la ricetta). Stesso discorso per il peperoncino. Per alcuni cibi come la salsiccia, è possibile cuocerli in questo elettrodomestico, ma solo dopo aver bucherellato la pelle. Meglio anche non inserire salsa e sughi non coperti, per evitare scomodi schizzi nelle pareti interne dell’elettrodomestico.

La cottura al microonde ha un incredibile vantaggio: consente di risparmiare tempo e di ottenere dei piatti semplici in pochi minuti. I tempi di cottura ottimali in questo caso si dimezzano rispetto al tempo di una cottura normale ai fornelli. Se ad esempio in padella ci metteresti 5 minuti per riscaldare qualcosa, nel microonde ne basteranno solo 2. Una volta terminata la cottura il forno continua a irradiare calore per molti minuti: per questo, una volta scattato il timer, lasciate riposare la pietanza solo dopo averla estratta dal microonde.

Cosa è meglio non mettere dentro

Meglio fare attenzione al recipiente con cui si mettono nel forno gli alimenti. Infatti tra le cose da non mettere nel microonde ci sono oggetti in metallo come per esempio i cucchiaini o i contenitori di alluminio: a contatto con questi materiali le microonde possono generare scintille e dar luogo a cortocircuiti. Meglio optare quindi per contenitori di carta, pyrex, ceramica, terracotta e plastica adatti all’utilizzo in microonde. Di solito teglie, piatti, pentole, tazze e scodelline se adatti lo riportano sulla confezione.

9 cose da non mettere nel microonde

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Come si scongelano i cibi

Il forno a microonde permette anche di scongelare i cibi. La funzione da attivare è quella defrost: garantisce un riscaldamento poco potente e soprattutto graduale. Metti i cibi nel forno coperti: questo accorgimento eviterà che si secchino. Controlla periodicamente lo stato di avanzamento dell’operazione e mescola a metà scongelamento per accertarti che effettivamente non sia inizito il processo di cottura.

Se stai scongelando del pesce, mettilo in un contenitore che raccolga l’eventuale acqua che resta al termine dell’operazione. E ricorda: ciò che hai scongelato al microonde va cotto al più presto e assolutamente non ricongelato.

Infografica trucchi al microonde

Come si cucinano i piatti: dagli arrosti ai dolci

Se hai in casa un forno microonde combinato puoi andare molto oltre il semplice riscaldare un piatto di pasta. Dal primo ai dolci, puoi preparare deliziosi manicaretti risparmiando tempo e denaro, tagliando i costi delle bollette. Puoi preparare un’ottima pizza al microonde, da servire come antipasto, passando poi a cuocere la pasta al cartoccio in microonde.

Se hai voglia di preparare un secondo gustoso, questo elettrodomestico ti permette persino di cuocere un trancio di salmone e un croccante merluzzo impanato. Per un rapido secondo di carne prepara il pollo alla diavola al microonde. Puoi preparare anche gustosi dolci come la torta margherita, da guarnire con una buonissima marmellata di albicocche (anche questa preparata con lo stesso elettrodomestico).

Come pulire il forno a microonde

Se cucinando hai sporcato le pareti interne, ecco come pulire il forno a microonde. Puoi utilizzare un contenitore, mettervi acqua e un cucchiaio di aceto. Metti il tutto in forno e accendilo per 5 minuti: il vapore permetterà allo sporco incrostato di ammorbidirsi. A questo punto, con uno straccio o della carta assorbente, potrai rimuovere le macchie senza difficoltà.

Un altro metodo sfrutta la potenza di appena mezzo limone. Metti la metà capovolta (con la polpa rivolta verso il basso) su un piatto fondo, in cui ci sarà anche un cucchiaio d’acqua. Lascia nel microonde acceso per un minuto e poi pulisci le pareti con carta assorbente.

Infine, puoi usare il comune detersivo per piatti, inserendo il liquido in un contenitore con dell’acqua. Dopo aver messo la miscela nel forno a microonde per un minuto, sfrutta la potenza del vapore generato per scrostare lo sporco, aiutandoti poi con un panno o della carta assorbente.

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