Il forno è uno degli elettrodomestici che non mancano in nessuna cucina, e ormai la maggior parte delle persone ha un forno elettrico. Sebbene il suo uso possa sembrare semplice spesso sono tantissime le cose che non sappiamo sulle modalità di cottura in forno. La domanda più gettonata di solito è: forno statico o forno ventilato?

Per non sbagliare, è bene fare il punto sulle differenze, ricordando che sempre più spesso si tratta di due tecnologie contenute nello stesso elettrodomestico: passare dal forno statico a quello ventilato è solo questione di un giro di manopola e della scelta tra modalità ventilata e modalità statica. Ecco come regolarsi.

Differenze tra forno statico e ventilato

Di seguito vediamo le principali differenze tra le due modalità di cottura:

  • Il forno elettrico ventilato è munito di una ventola che distribuisce il calore in modo omogeneo in ogni angolo del forno. Ciò permette di cuocere anche più pietanze nello stesso momento. Il vantaggio di questa tecnica di cottura è la velocità, ma anche l’omogenea distribuzione del calore in tutto il forno. I cibi preparati con un forno ventilato restano croccanti fuori e morbidi dentro.
  • Il forno statico invece propaga il calore da uno o più lati del forno. La cottura è più lenta (quindi richiede un maggior dispendio energetico) e meno omogenea rispetto alla funzione ventilata. Inoltre, non è possibile cuocere più pietanze contemporaneamente. Questa funzione permette di ottenere cibi ben cotti e asciutti anche all’interno. Se hai scelto questa modalità di cottura o hai un forno con la sola funzione statica, ricorda di rimuovere sempre la leccarda perché impedirebbe la corretta diffusione del calore, danneggiando la cottura del cibo.

Quale scegliere?

La scelta della modalità di cottura dipende da ciò che stai cucinando. Scegli il forno ventilato quando vorrai cucinare:

Preferisci invece la modalità statica se devi cuocere:

Forno statico e forno ventilato: tutto quello che c'è da sapere

Trucchi e segreti per regolarsi con i tempi di cottura

La principale differenza tra le due modalità sta nel comportamento del calore, che determina la durata della cottura. In generale, la differenza tra cottura statica e ventilata è di circa 20° C in meno per quest’ultima. Se si dispone di un forno statico e si sta cuocendo una torta dal cuore morbido, il tempo di cottura rimane invariato rispetto alla modalità ventilata, ma la temperatura deve essere aumentata di 20° C. Allo stesso modo, se si ha un forno dotato solo di modalità ventilata e si sta preparando un pan di Spagna, dovrai cuocerlo per lo stesso tempo, ma portando la temperatura da 180° C a 160° C.

Se il forno che hai in casa ha solo una delle due modalità, tocca ingegnarsi per aggirare l’ostacolo e garantire a tutti i tuoi manicaretti la giusta cottura. Ad esempio, supponiamo che devi cuocere un lievitato e in casa hai un forno con la sola modalità ventilata. Per ottenere lo stesso risultato di quella statica, spennella la superficie del tuo prodotto con un liquido, per esempio del latte, oppure dell’uovo sbattuto o del burro fuso: eviterai o rallenterai la formazione di una crosticina superiore che ne bloccherebbe la crescita.

Un altro trucco per cuocere il pane con un forno ventilato consiste nel posizionare una ciotolina d’acqua sul fondo del forno, in modo da creare un ambiente dotato di vapore, che manterrà la morbidezza della preparazione, favorendone anche l’ulteriore lievitazione. Se invece la tua ricetta prevede un forno ventilato, ma il tuo ha solo la funzione statica, basta aumentare la temperatura di circa 20° C. facendo cuocere la pietanza per lo stesso tempo.

Guida ai simboli più comuni

I simboli riportati sui forni sono numerosi: tra grill, girarrosto e scongelamento, rischiamo di perderci. Ma quelli che indicano la modalità di cottura statica e ventilata sono ben individuabili. Per il primo c’è un riquadro con due linee parallele orizzontali: indica le due resistenze che si riscaldano e danno il calore necessario per la cottura. Solitamente per indicare la modalità di cottura ventilata, lo stesso simbolo si arricchisce di una ventola. Questi possono avere anche delle varianti, che indicano l’accensione solo di una delle due resistenze durante la cottura, quella inferiore o superiore.