Capodanno cocktail

Capodanno nel mondo in 10 cocktail

  • 30 12 2017

Il modo migliore per brindare all’arrivo dell'anno nuovo è con un drink speciale. Ecco allora 10 cocktail internazionali, uno per ogni città o luogo del mondo in cui vorremmo festeggiare

Per salutare l’anno che volge al termine, non c’è niente di meglio che alzare i calici e brindare, meglio ancora se in un luogo esotico come una spiaggia tropicale, una grande scintillante città o perchè no, un pub in compagnia delle persone a cui si vuole bene. Per celebrare nel migliore dei modi l’arrivo del nuovo anno allora fatevi trascinare dai sapori delle vostre destinazioni, e lasciatevi conquistare dai loro cocktail: meglio un mojito su una spiaggia cubana o un Manhattan a New York? Un Irish coffee in Irlanda o una Caipirinha a Copacabana? A voi la scelta!

A Cuba si brinda con il Mojito

A crearlo Angel Martinez, proprietario a L’Habana dell’ormai leggendario locale la Bodeguita del Medio, dove Neruda, Castro, Allende e Hemingway erano di casa. Per brindare all’anno nuovo a Cuba, non c’è niente di meglio di un fantastico Mojito a base di rum, zucchero di canna, succo di lime, foglie di menta verde e acqua gassata. “My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita”, si legge sulla targa che ancora campeggia nel locale. La firma? Ernest Hemingway.

Samoa: cocktail lussureggianti per dare il via al nuovo anno

Se siete tra i primi a festeggiare l’arrivo del 2018 tra le isole del Pacifico, non potrete certo fare a meno di brindare con uno dei coloratissimi cocktail a base di frutta, preparati con prodotti biologici e locali dai bartender locali. Ad esempio, la pina colada rivisitata con banane Misiluki, oppure il cocktail a base di vodka e sasalapa.

India, con il gin tonic un rimedio a tutti i mali!

Se il 31 dicembre lo passerete in India, brindate con un gin tonic. Si narra infatti che il noto cocktail sia nato in questo Paese ad opera dei coloni britannici che, colpiti dalla malaria, venivano curati con il chinino, pianta ingrediente base dell’odierna acqua tonica. Ma il sapore del farmaco era talmente amaro che gli inglesi ebbero l’idea di renderlo più gradevole aggiungendo un tocco di gin per “indorare la pillola”.

New York, il Capodanno più trendy è con il Manhattan

Glamour, scintillante, sofisticata e foolish: questa la notte dell’ultimo dell’anno nella Grande Mela sorseggiando Manhattan. A base di whisky e vermouth rosso, le sue origini, sicuramente born in USA, rimangono però vaghe così come le sue innumerevoli variazioni. Ma ricordate, l’unica cosa importante da sapere è che il vero Manhattan è sempre preparato solo ed unicamente con vermouth dolce italiano!

Brasile, a Copacabana si brinda con la Caipirinha

Un brindisi perfetto per propiziare un nuovo anno caldo ed esntusiasmante, è sulla spiaggia di Copacabana, con una Caipirinha in mano? A base di cachaça, lime, zucchero di canna e ghiaccio, la Caipirinha ha origini molto umili: deve il suo nome al diminutivo della parola caipira, usata per designare gli abitanti delle zone rurali. La tradizione racconta infatti che i contadini paulisti fossero soliti curare l’influenza proprio con un tonico a base di cachaça, lime, zucchero e miele… e allora curiamo i nostri buoni propositi con una buona caipirinha!

Irlanda: l’anno nuovo arriva con un Irish Coffee

Il “caffè irlandese” è un cocktail a base di caffè caldo zuccherato e corretto con whisky irlandese, reso ancora più goloso da uno strato di panna leggermente montata sulla superficie. L’invenzione del cocktail è rivendicata dagli irlandesi di Foynes: si racconta che venisse servito nel bar del porto e dell’aeroporto di questa città per riscaldare gli infreddoliti passeggeri che avevano fatto traversate transatlantiche. Perfetto quindi per accendere gli animi aspettando la mezzanotte del 31 dicembre!

Singapore sling, dolcezza a mezzanotte

Il brindisi a Singapore? È servito in un bicchiere highball, guarnito con una fettina d’ananas e una ciliegia maraschino. Fatevi ammaliare dal Singapore Sling, un cocktail suadente a base di gin inventato ad inizio Novecento da Ngiam Tong Boon, barista del Long Bar al Raffles Hotel di Singapore.

Black o White Russian: il cocktail belga

Non fatevi ingannare dal nome: il Black Russian, così come la sua variante White, è un cocktail nato in Belgio. A crearlo fu infatti nel 1949 Gustave Tops, barman belga presso l’Hotel Metropole di Bruxelles, in onore di Perle Mesta, ambasciatore americano in Lussemburgo. “Black” per gli spiriti indomiti che lo gustano puro, con vodka e liquore al caffè; “White” per un palati più delicati, quasi come un dessert alla panna.

Negroni sbagliato, brindisi all’italiana

Spumante brut con del semplice Vermouth Rosso e del Bitter Campari: per chi viaggia in Italia, i festeggiamenti saranno perfetti se si brinderà con la versione “sbagliata” dello storico cocktail del Conte Negroni. Ma nulla da eccepire, anzi, l’errore commesso da Mirko Stocchetto, barman del Bar Basso di Milano, ha fatto di questa versione più dolce e leggera un mito che crea fazioni: l’unico errore del Negroni sbagliato è quello corretto!

Turchia, Capodanno con raki

In Turchia ovunque andrete vi sarà servito il raki, acquavite aromatizzata all’anice, prodotta per la prima volta nel Seicento e considerata bevanda nazionale. Bevetelo liscio oppure con acqua e ghiaccio, magari per accompagnare un buon secondo di pesce. Il cocktail per brindare al nuovo anno? Provate a chiedere al vostro barman di inventare solo per voi un drink a base di raki: vi saprà stupire!

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