In molte tradizioni gastronomiche il pesce diventa protagonista della tavola delle feste. Ricco di Omega 3 (i cosiddetti grassi buoni), proteine e nutrienti fondamentali per il buon funzionamento del nostro corpo, le specie animali che popolano il mare sono però sempre più a rischio.

A minacciare la sopravvivenza delle specie ittiche c’è l’inquinamento (soprattutto da microplastiche), ma anche i comportamenti dei consumatori. Infatti, c’è ancora pochissima informazione su quanto ciò che compriamo può mettere in pericolo questo fragile ecosistema.

L’ecosistema marino è messo a dura prova ogni giorno: sta a noi proteggerlo anche attraverso le nostre scelte, con semplici regole da seguire quando acquistiamo il pesce.

Ecco come portare in tavola il pesce buono e giusto.

Il mare è a rischio: compra pesce locale

Il Mar Mediterraneo ci ha sempre generosamente nutrito, grazie alle oltre 500 specie ittiche commestibili che nuotano nelle sue acque. Ma nonostante questa naturale abbondanza, le pratiche di pesca non sempre rispettose dell’ambiente e il sovracconsumo stanno mettendo a rischio questo ecosistema. Senza contare che continuiamo ad acquistare non più di venti tipi di pesce.

Il primo passo per scegliere un pesce buono e giusto è quello di privilegiare specie locali, vicine al luogo in cui abitiamo. Se siamo vicini a laghi e fiumi, scegliamo la carpa, il luccio o il favoloso salmerino alpino. Se abitiamo nei pressi del Mar Ionio, impariamo a cucinare l’orata, la palamita, le cozze e il polpo. Tra le specie di casa nel Mar Tirreno ci sono la triglia di fango o di scoglio, le vongole veraci, il tordo e diversi tipi di cefalo. Il generoso Mar Adriatico ospita tra gli altri cozze, pesce serra, palamita, spigola.

A sciogliere ogni dubbio su cosa acquistare, basta consultare HelloFish.it, una delle poche fonti istituzionali che fornisce un elenco dettagliato e puntuale delle informazioni che possono orientare nel modo giusto i nostri acquisti in pescheria.

Quali pesci comprare a Natale

Quando acquistiamo il pesce, siamo abituati a fare attenzione alla sua freschezza, al suo odore, alla lucentezza delle sue squame. Ma dobbiamo andare oltre. Per preservare l’ecosistema marino, bisogna imparare a comprare pesci di stagione. Proprio come per frutta e verdura, anche i pesci hanno un proprio ciclo di vita.

Durante la fase riproduttiva i pesci si avvicinano più facilmente alla costa, mettendosi in pericolo. Purtroppo è proprio in quel momento che le reti calano su queste creature, interrompendone il ciclo vitale. Imparare a comprare pesce di stagione significa evitare i momenti dell’anno in cui le specie sul banco stanno tentando di riprodursi.

Lo strumento da consultare per proteggere il mare attraverso i nostri acquisti è HelloFish.it, una delle poche fonti istituzionali che fornisce un elenco dettagliato e puntuale delle informazioni circa stagionalità e periodi riproduttivi di tutte le specie ittiche maggiormente commercializzate.

Secondo il portale l’inverno è il momento ideale per consumare tra gli altri le aringhe, i calamari, le cappasante, il gambero rosa, rosso e viola, la carpa, il pesce spada e i gustosi ricci di mare. Consultando il sito, si possono trovare tanti, utilissimi suggerimenti su come orientare la spesa durane le diverse stagioni. Ad esempio, d’estate è meglio preparare ricette a base di gallinella, rombo chiodato, rana pescatrice, cozze o merluzzo nordico.

Evita le specie a rischio

La pesca intensiva sta mettendo in pericolo molte specie ittiche, garantendo sui banchi la presenza di pesci che sono sfruttati al limite della sopravvivenza. Ne è un esempio l’anguilla, gettonatissima a Natale eppure “in pericolo critico”. In cucina si può sostituire con due pesci affini per gusto e consistenza: il grongo e il pesce gatto.

Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) anche il nasello o merluzzo non se la passa molto bene: possiamo sostituirlo con rana pescatrice, sogliola, spigola, rombo, musdea o mostella, e boga. Dobbiamo diversificare i nostri acquisti e orientarci verso soluzioni altrettanto gustose: il portale HelloFish ci può dare una mano.

Pesce d’allevamento: sicuro e buono per l’ambiente

Il 90 per cento delle specie ittiche dei nostri mari è minacciata dagli eccessi della pesca industriale. Inoltre, il 93 per cento delle risorse marine del Mediterraneo è a rischio estinzione. Sta a noi cambiare rotta, imparando a scegliere il nostro pesce in modo responsabile e consapevole.

Se si acquista del pesce allevato, possiamo scegliere serenamente cosa acquistare, dato che in questo caso non si pone il problema della stagionalità legata ai periodi riproduttivi.

Inoltre, grazie agli elevati standard di qualità e sicurezza vigenti in Europa, possiamo avere carpe, cefali, cozze, dentici, gamberi, lucci, mazzancolle e ombrine freschissime e sicure per noi e per l’ambiente.

Occhio all’etichetta

Quando vai a fare la spesa controlla l’occhio del pesce per valutarne la freschezza, ma apri bene anche i tuoi. Infatti, quando sei al banco controlla bene cosa c’è scritto sull’etichetta. Oltre il prezzo, potrai leggere di che specie si tratta (compreso il suo nome scientifico), se è pescata (come e dove) o allevata, e qual è la sua provenienza.

Se hai la fortuna di servirti presso un pescivendolo illuminato, sarà lui a dirti cosa è di stagione ma non in periodo riproduttivo. Altrimenti impugna lo smartphone, vai su Hellofish e scegli il pesce buono e giusto per te e per il pianeta.