Abbiamo un immenso potere tra le mani, ma il più delle volte lo dimentichiamo. Quando facciamo la spesa, stiamo influenzando cosa verrà prodotto o pescato, ma soprattutto come. Scegliendo il prodotto che ha un prezzo basso a causa degli ingredienti di scarso valore utilizzati o quello non certificato, orientiamo il mercato verso processi che stanno costando cari al nostro pianeta. Hai mai pensato che anche la scelta del pesce da mettere in tavola, fondamentale per una dieta equilibrata, può salvare l’ecosistema degli oceani? Ecco perché!
Gli oceani sono in pericolo
Gli oceani sono fondamentali per la vita sul pianeta: contribuiscono a mettere in circolo l’ossigeno che respiriamo, forniscono proteine buone a circa 3 miliardi di persone e costituiscono una fonte di sussistenza per milioni di persone. Ma oggi il loro equilibrio è messo a rischio dalla pesca intensiva e non solo.
Gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento si fanno sentire. A questi si aggiunge il grosso problema della pesca eccessiva: secondo i dati riportati nell’ultimo SOFIA report della FAO, il 34,2 per cento degli stock è pescato a livelli biologicamente non sostenibili e il 60 per cento degli stessi viene pescato alla massima capacità. Bisogna intervenire al più presto, ora più che mai, per limitare gli effetti legati a questi fenomeni.
Ma gli oceani possono tornare in salute nel giro di 30 anni: lo sostiene una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Nature, e ripresa dal The Guardian. Analizzando gli effetti di alcuni interventi di conservazione, gli scienziati guidati dal professor Carlos M. Duarte della King Abdullah University of Science and Technology in Arabia Saudita, hanno concluso che popolazioni marine, habitat ed ecosistemi potranno ritornare in equilibrio se verranno messe in campo adeguate misure contro cambiamento climatico, pesca eccessiva e inquinamento.
Perché scegliere una pesca certificata
Marine Stewardship Council, o MSC, è l’organizzazione non profit che lavora per la salute degli oceani anche attraverso il programma di certificazione ittica. Secondo l’organizzazione e il suo Standard di sostenibilità, una pesca certificata come sostenibile si preoccupa di lasciare in mare abbastanza pesci affinché questi si possano riprodurre. Inoltre, praticare questo tipo di pesca significa fare attenzione a garantire il minimo impatto possibile sull’ecosistema e soprattutto non guarda al profitto immediato, ma agisce in un’ottica lungimirante.
Scegliere prodotti ittici sostenibili è un gesto concreto alla portata di tutti noi. Quando facciamo la spesa, le nostre scelte possono trasformarsi in un motore di cambiamento che spinge sempre più pescatori verso pratiche sostenibili, e più aziende verso approvvigionamenti in armonia con l’ecosistema marino.
Fidati del marchio blu
Ora: come riconoscere i prodotti ittici sostenibili? Questa è la parte più facile. Non dobbiamo andare allo sbaraglio tra le corsie del supermercato. Basta cercare il marchio blu. MSC certifica con questo marchio tutti i prodotti derivanti dalla pesca sostenibile. Si trovano ovunque, dai discount ai supermercati di alta fascia.
Il marchio blu di MSC viene assegnato solo a quei prodotti che sono stati indipendentemente certificati in base allo Standard MSC per la pesca sostenibile che si basa su tre principi: stock in salute, impatto minimo sull’ecosistema e pesca capace di adattarsi alle mutevoli condizione ambientali.
Lo standard MSC è basato sulla scienza e i prodotti sono tracciabili lungo tutta la catena di approvvigionamento. I test del Dna sui prodotti certificati mostrano una percentuale di errore nell’etichettatura inferiore all’1 per cento. Per questo, quando trovi il marchio MSC, sai che stai comprando pesce buono e giusto.
Cucina in blu
MSC ha pensato anche di darci una mano in cucina, creando il ricettario sostenibile, una raccolta di dieci ricette da dieci Paesi del mondo, che vogliono insegnarci a cucinare con gusto e rispetto per i mari. Cozze nordiche con erbe e aneto, nasello con glassa cantonese e baccalà islandese sono solo alcune delle ricette proposte nel ricettario Cucina in Blu (dal 1° febbraio lo trovi qui).
A rappresentare l’Italia c’è lo chef Max Mariola che propone la Fregola sarda con carciofi e lupini certificati MSC. «Una ricetta al sapore dell’amore per il mare, per coniugare l’imprescindibile tradizione culinaria del nostro paese con l’attenzione per una risorsa da proteggere, anche attraverso gesti apparentemente semplici come fare la spesa», spiega lo chef. Prova la ricetta di Max Mariola e condividi il risultato su Instagram, taggando @msc_italia.
Dobbiamo invertire la rotta e orientare i nostri consumi verso fonti certificate disponibili per il bene del pianeta. Grazie a MSC, possiamo farlo facilmente e senza rinunciare al piacere di cucinare.