8 errori da non fare nel cucinare per i bambini

8 errori da non fare nel cucinare per i bambini

Cosa evitare per cucinare per i bambini in modo sano, equilibrato e gustoso

Se devi cucinare ogni giorno per i bambini, sai bene che non sempre puoi affidarti al caso. E sai altrettanto bene che hai bisogno di creare menu settimanali equilibrati e sani perché i bambini crescano in salute. Da considerare, in questo quadretto culinario, anche il fatto che spesso i piccoli di casa hanno gusti monotoni.

Ovvero, non sono pochi i bambini che desiderano mangiare sempre le stesse cose. Di solito non sono “cose verdi”, a eccezione del pesto, o brodose. Nella top ten dei piccoli, svettano sempre: pizza, cotoletta, patatine, pasta al pesto o pasta in bianco.

Organizzare un menu sano, goloso e anche veloce per i bambini non è impresa impossibile. La parola chiave è programmazione. Il consiglio è di mettere nero su bianco i tuoi menu per la settimana, come se fossi la chef di un ristorante. Ovviamente, condividendo il lavoro di cura con il papà del bambino: in due cucinare bene è anche più facile e divertente. 

Scopri, quindi, gli errori da non fare quando cucini per i bambini. Errori da evitare anche quando cucini soltanto per te. 

1. Cucinare sempre le stesse cose per comodità

Un po’ perché sono i bambini a chiederlo e un po’ perché così è più facile e veloce preparare pranzi e cene: la tendenza a cucinare sempre le stesse cose è in parte da contrastare. Infatti, uno dei primi consigli dei nutrizionisti quando si parla di alimentazione (e non solo dei bambini) riguarda la varietà dei pasti.

La dieta dovrebbe essere il più possibile varia sia perché l’organismo abbia a disposizione tutti i nutrienti necessari (e i bambini possano crescere bene) sia per abituare i piccoli di casa ad assaggiare tanti sapori diversi. Anche se hai poco tempo a disposizione, variare non è difficile. L’importante è programmare già dal momento della spesa: quando acquisti i diversi cibi, pensa già a come potresti cucinarli e agli abbinamenti più sani e golosi. 

2. Offrire loro carne cruda

In generale, la carne pensata per essere consumata cruda (carpaccio, tagliata, tartare) è di alta qualità, freschissima e trattata perché non sia attaccata da agenti patogeni. Questo discorso ha una valenza per gli adulti ma per i bambini mangiare carne cruda (o pesce crudo) può essere un rischio.

Infatti, i bambini hanno un sistema immunitario meno sviluppato di quello adulto e ciò li rende più predisposti a episodi di gastroenterite. La carne cruda non si “disinfetta” con il limone perché il limone non cuoce l’alimento, come si pensa spesso a torto. Può bastare, invece, scottarla per renderla sicura anche al consumo da parte dei bambini. 

3. Bollire tutto

Quando cucini un alimento sano, per esempio la verdura o anche il pesce, non pensare che la cottura sia un fattore irrilevante. Se prepari il pasto anche per i bambini, infatti, ricordati che il metodo di cottura può fare una differenza enorme.

Sotto ogni punto di vista: un cibo bollito, per esempio, è meno appetibile e anche meno nutriente dello stesso cibo cotto magari al vapore e lasciato un po’ croccante. Al vapore, al forno, nel wok: per cucinare cibi sani ai bambini punta sulla cottura, scegli metodi che lascino gli alimenti con una buona consistenza, un sapore goloso e un colore brillante. 

4. Lasciare ossidare verdura e frutta

L’occhio in cucina vuole la sua parte? Per i bambini questa regola vale ancora di più. Non lasciare per esempio che frutta e verdura possano ossidarsi cambiando colore. Un grande classico è il verde brillante degli spinaci che diventa un verde triste e per loro totalmente repellente. Oppure la banana che si annerisce nella macedonia.

Perché frutta e verdura non rischino di ossidarsi, irrora sempre tutto con succo di limone fresco (tra l’altro, la vitamina C contenuta nel limone aiuterà ad assorbire il ferro). Ma non solo: gli spinaci, per esempio, non bollirli. Si tratta di un errore molto frequente: gli spinaci vanno saltati in padella velocemente. Infine, riduci al minino il tempo di lavorazione dei cibi ed evita le lame d’acciaio. 

Coinvolgere i bambini in cucina

5. Usare spesso la griglia 

La cottura alla griglia è certamente appetitosa e attrae molto i gusti dei bambini. Pensiamo soltanto al fascino del barbecue. Ma la griglia tende a bruciacchiare i cibi, soprattutto la carne. E consumare alimenti bruciacchiati non è sano, soprattutto se lo fai frequentemente e a maggior ragione se quel cibo è destinato ai bambini.

Preferisci, invece, la piastra antiaderente ben calda e una cottura rapidissima senza accenni di bruciature o annerimenti. 

6. Impiattare senza cura

È vero, i bambini spesso mangiano in modo disordinato e in libertà. Soprattutto se sono piccoli e questo è anche il loro bello. Sicuramente non è una ragione sufficiente per non impiattare bene anche le loro pietanze. 

Anzi, una bella presentazione può portare i bambini a mangiare anche cibi che pensavano di non amare. Un esempio classico, ma sempre calzante, riguarda la presentazione delle verdure. Comporre un piatto coloratissimo e divertente, può essere davvero la svolta. Inoltre, avere cura della cucina e del cibo predispone a un atteggiamento positivo e sano nei confronti dell’alimentazione. 

7. Frullare tutto e cuocere troppo la pasta

Una “tendenza culinaria” delle mamme riguarda il bisogno di frullare tutti i cibi per la paura che il bambino soffochi o, ancora peggio, per far finire più in fretta il pasto ai piccoli di casa. Molto meglio evitare: dal momento in cui spuntano i dentini, infatti, i bambini hanno bisogno di masticare.

Quindi, se sono grandicelli, meglio presentare i cibi non frullati e cucinare la pasta sempre al dente. La pastasciutta scotta non piace e si digerisce male, peggio di una buona pasta al dente. Infine, evita anche di tagliare in piccolissimi pezzi gli spaghetti: anche ai bambini piace mangiarli nella loro interezza! 

8. Le uova crude nel tiramisù

Il tiramisù è un dolce squisito, adorato anche dai bambini. La sua ricetta originale e tradizionale prevede però un ingrediente che i bambini non consumano, ovvero il caffè. E quasi tutte le mamme hanno l’accortezza di sostituirlo con una versione decaffeinata oppure di cambiare la ricetta puntando su un tiramisu con i savoiardi imbevuti in succo di frutta. Un classico esempio è il tiramisù alle fragole. Prova la ricetta di Donna Moderna del tiramisù ai frutti di bosco

Ma non di solo caffè bisognerebbe preoccuparsi, anzi. Sono le uova, altro ingrediente necessario per preparare il celebre dolce al cucchiaio, a essere fonte di possibli rischi (vedi per esempio alla voce salmonellosi). Anche gli adulti dovrebbero consumarle freschissime e preferibilmente pastorizzate ma per l’alimentazione dei bambini questo diventa un obbligo. 

Per pastorizzare le uova, devi preparare a parte uno sciroppo di acqua e zucchero e portarlo alla temperatura di 121°. A questo punto, dovrai solo versare lo sciroppo nel composto di albumi.

Riproduzione riservata