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Tutti i benefici e le proprietà dell’uva

Scopri come utilizzare il frutto simbolo dell'autunno per il tuo benessere

Ricca di nutrienti, l’uva costituisce un elisir per la salute dell’organismo perché contiene vitamine e sali minerali, ha un effetto detox e diuretico, è un antiage naturale, aiuta la circolazione ed è benefica anche sotto forma di succo.

Ma quando e come utilizzare l’uva per il nostro benessere? Ecco le cose da sapere.

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Tutti i benefici dell’uva

Uno dei frutti più diffusi e amati è l’uva bianca, che compare sulle nostre tavole a partire dai mesi estivi fino all’autunno inoltrato. La polpa, soda e succosa, è di colore chiaro, ricoperta da una buccia tendente al verde. L’uva possiede un effetto rimineralizzante e dissetante, per questo è consigliata durante le giornate di afa, quando con il sudore perdiamo liquidi e sali minerali essenziali. Uno dei momenti ideali per il consumo di questo fresco alimento è al mattino, per colazione o merenda.

Attenzione, dal punto di vista nutrizionale uva nera e uva bianca si equivalgono: le principali differenze possono riguardare le tipologie di appartenenza, dunque influire sul grado zuccherino. Inoltre, l’uva nera, a causa della presenza degli antociani, responsabili della pigmentazione, contiene una maggior concentrazione di antiossidanti.

Di solito elimini la buccia? Non farlo! Se i semi contengono quantità importanti di acido linoleico, in grado di contrastare l’eccesso di colesterolo, la buccia è ricca di polifenoli e resveratrolo: un motivo in più per gustare ogni acino senza scartare nulla dell’uva. Unica controindicazione è per chi soffre di digestione difficile. Soltanto in questo caso, infatti, può essere utile togliere la buccia, in grado di rallentare i processi digestivi a causa del contenuto di cellulosa.

L’uva fa ingrassare?

Grazie al sapore zuccherino, l’uva appaga la nostra voglia di dolcezza. Uva bianca o nera: qual è meglio scegliere? A livello calorico, uva bianca, rosata e nera all’incirca si equivalgono: 67 calorie per 100 gr. Naturalmente le calorie aumentano quando si tratta di uva passa (300 per 100 gr), ecco perché è bene consumarla in piccole quantità, come in generale la frutta secca.

La quantità di zuccheri presenti, principalmente fruttosio e glucosio, può essere differente a seconda del grado di maturazione e del clima. Sebbene il fruttosio sia uno zucchero naturale i cui effetti sono ben diversi da quelli dello zucchero raffinato, anche nel caso della frutta è bene evitare di esagerare: un grappolo d’uva costituisce una merenda nutriente e rinfrescante, facile da portare anche a scuola o al lavoro.

Tutti i benefici e le proprietà dell’uva

Uva, proprietà 

In generale, l’uva contiene un’alta quantità di acqua, oltre a fibre, vitamine del gruppo B e C, vitamina K, acido folico, sali minerali quali ferro, potassio, fosforo, calcio. Gli zuccheri presenti (glucosio, levulosio, mannosio) la rendono un alimento energetico, rinfrescante e dissetante, già noto al popolo etrusco e nell’Antica Roma

Inoltre, l’uva presenta un effetto diuretico, lassativo e antiage. È in grado di contrastare la stipsi e aiuta la circolazione, specialmente in caso di fragilità capillare e vene varicose. Ha proprietà antivirali e antiossidanti. La presenza di quercetina rende questo frutto un cibo capace di contrastare stanchezza e sintomi di affaticamento, ottimo quando abbiamo bisogno di energia, prezioso per la memoria e il mantenimento della funzionalità cerebrale.

Infine, l’uva fa bene al cuore e riduce il colesterolo. E anche in menopausa diventa un’alleata del benessere: grazie all’alto contenuto di minerali, fra cui boro, infatti, mangiare uva aiuta la salute delle ossa migliorando l’assorbimento del calcio e allontanando il rischio di osteoporosi.  

Quando non mangiare l’uva

Nonostante i numerosi benefici, il consumo di uva è sconsigliato in alcune situazioni. Questo frutto è controindicato in caso di diabete poiché contiene dosi importanti di zucchero, anche se è bene ricordare che il grado di zucchero varia notevolmente in relazione alla varietà, ma anche all’annata, all’anno di produzione e alle condizioni climatiche. Va poi consumata con moderazione anche se si soffre di ulcera, patologie legate ai reni e colite. Infine, si sconsiglia di darla ai bambini piccoli, al di sotto dei 4 anni, perché la buccia non è molto digeribile. 

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Cura dell’uva

Antocianine e resveratrolo presentano preziose proprietà antinfiammatorie, ecco perché introdurre l’uva nella dieta durante la stagione autunnale può trasformarsi in una cura naturale in grado di stimolare le difese immunitarie e combattere l’attività dei radicali liberi.

Hai mai sentito parlare della dieta dell’uva? Già nota nell’antica Grecia, si tratta di un metodo per disintossicare l’organismo: l’ampeloterapia è una vera e propria dieta detox per ripulire fegato e reni dalle tossine; prevede un consumo unicamente di uva per alcuni giorni. Questo delizioso frutto, infatti, ha importanti proprietà lassative, diuretiche e antiossidanti. Di solito la dieta dell’uva ha una durata massima di cinque giorni. Si va da pochi grammi a due chili di uva al giorno, intervallando con tisane e infusi. Tuttavia prima di iniziare è opportuno confrontarsi con il proprio medico.

Oltre all’uva Victoria, fra le più precoci, e l’Uva Italia, la più nota, esistono varietà che non sempre conosciamo perché costituiscono nicchie di mercato spesso ignorate dalla grande distribuzione. Ginosa e Castellaneta, nella provincia di Taranto, insieme ai comuni baresi di Rutigliano e Noicàttaro rendono la Puglia uno dei luoghi più importanti del nostro Paese per la produzione di uva da tavola, senza contare regioni come Valle D’Aosta, che presenta vigneti fra più alti d’Europa, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, Liguria e Friuli Venezia Giulia, dove la coltivazione della vita ha radici che risalgono a duemila anni fa.

Andare in cerca delle produzioni locali e avvicinarsi alle varietà meno diffuse significa sperimentare il piacere di un connubio fra gusto e benessere, in grado di salvaguardare gli splendidi tesori del territorio e al tempo stesso aggiungere consapevolezza al nostro approccio alimentare.

Succo di uva nera: proprietà

Fra gli antociani, importanti per l’azione antiossidante, si trovano sostanze come cianidina, peonidina e alvidiva, pigmenti responsabili del colore rosso-viola tipico dell’uva nera. Perché non cogliere l’occasione per un succo di uva nera? Delizioso e ricco di nutrienti, può essere gustato al naturale. Aiuterà le naturali difese dell’organismo migliorando la risposta immunitaria.

Il succo di uva presenta un alto potere antinfiammatorio, stimola la diuresi e ha un effetto drenante. Attenzione, però. Un conto è il succo fresco, un altro i prodotti confezionati: spesso pubblicizzati come concentrati di vitamine e sali minerali, in realtà hanno un contenuto di zuccheri molto alto.

Inoltre, l’unico modo per fare il pieno di antiossidanti e apprezzare al meglio le virtù della frutta è… consumarla cruda! Ecco perché il succo fresco preparato fai da te rappresenta un’insostituibile ricetta benessere.

Tutti i benefici e le proprietà dell’uva

A cosa fa bene l’uva bianca

Come abbiamo visto, non esistono grandi differenze tra uva bianca e nera. Se la seconda è più ricca di ferro e flavonoidi, l’uva bianca contiene pochi grassi e tanto potassio. Questo elemento è fondamentale per il buon funzionamento del cuore e aiuta nella rigenerazione dei tessuti e nella produzione di globuli rossi. Inoltre, l’uva bianca contiene minerali preziosi per la salute del nostro organismo quali il manganese, il calcio, il ferro e il fosforo. Infine, questa tipologia di uva è ricca di acqua: il suo consumo aiuta a restare idratati. 

Varietà di uva

Le varietà di uva sono davvero numerosissime. Solitamente si distinguono in base al colore, bianca o nera, ma per ciascuno di essi esistono poi varietà diverse. Tra le tipologie di uva bianca più diffuse troviamo l’uva Italia, con la sua tipica buccia spessa e croccante, e quella Regina, molto apprezzata per la sua dolcezza. Un altro tipo è l’uva Vittoria, che nel sud Italia si raccoglie già tra fine luglio e inizio agosto. Per quanto riguarda l’uva nera, le varietà che si trovano più facilmente in commercio sono la Red Globe, dal colore rosso-violaceo, e la Pizzutello, tipica del Lazio. L’Apulia Rose, come suggerisce il nome, è rosata e si produce specialmente in Puglia. Infine, l’uva fragola, prodotta in origine in America e famosa per il suo gusto intenso di fragoline di bosco.

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Mangiare uva la sera

Mangiare uva la sera è altamente sconsigliato. Questo frutto, infatti, contiene un elevato livello di zuccheri e andrebbe consumata lontana dai pasti, altrimenti il carico glicemico potrebbe alzarsi in modo eccessivo. Gli zuccheri assunti tramite l’uva, se mangiata la sera, non avrebbero modo di trasformarsi in energia e questo interferisce inevitabilmente sul carico glicemico. Se si è poi in dolce attesa bisogna fare ancora più attenzione: mangiare uva la sera potrebbe provocare iperattività nel feto proprio a causa dell’alto contenuto di zuccheri di questo frutto.

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