La scamorza è un formaggio a breve stagionatura, originario delle regioni meridionali, ottenuto da un misto di latte vaccino e ovino oppure solo vaccino. Si distingue per la classica forma a “pera” con una “testa” più piccola seguita da una strozzatura (solitamente procurata da un filo di paglia) a cui segue una seconda parte più grande e tondeggiante. È un formaggio estremamente versatile, che può essere consumato “tal quale” oppure utilizzato come ingrediente base per numerose ricette.
Nella guida che segue vedremo alcuni consigli semplici su come conservare la scamorza fresca al fine di mantenerne inalterati gusto e aroma.
Caratteristiche distintive e modalità di conservazione
La scamorza fresca, dal caratteristico colore giallo paglierino e dalla crosta sottile, ha un sapore corposo e al contempo delicato. Per le sue caratteristiche, ben si presta ad innumerevoli preparazioni in culinarie. Al fine di mantenerne inalterati gusto e consistenza va conservata in frigorifero ad una temperatura compresa fra i 2 e i 4 gradi centigradi.
Il congelatore è da evitate tassativamente in quanto le basse temperature rovinerebbero le proprietà organolettiche dell’alimento. Per scongiurare pericoli di deterioramento è altresì opportuno togliere la scamorza dal frigo per un periodo limitato, giusto il necessario a prenderne la quantità desiderata, e poi bisognerà riporla al fresco.
Incarti e accortezze per una corretta conservazione
Per una corretta conservazione è necessario tenere sempre lontani i formaggi, in particolare quelli freschi, da frutta, verdura e legumi non lavati che, contenendo residui di terra, potrebbero dare luogo a contaminazioni. Se non consumate la scamorza per intero e volete “incartare” la parte restante prima di riporla in frigorifero preferite sempre fogli di carta di alluminio rispetto alla pellicola trasparente.
Il PVC che lo costituisce contiene sostanze che potrebbero aumentare l’elasticità del formaggio. Qualora acquistiate una scamorza affettata verificate che ogni fetta sia sempre ben divisa da un apposito incarto alimentare e non appoggi su quelle sottostanti onde evitare muffe.
La conservazione sottovuoto per prodotti a lunga scadenza
Il sottovuoto è un metodo che si rivela particolarmente efficace per acquisti che intendete consumare nel lungo periodo. È questo, ad esempio, il caso delle “scorte” che molti acquistano in occasione delle vacanze estive quando si recano presso caseifici artigianali. Grazie al sottovuoto il formaggio non entra in contatto con l’aria e viene preservato dall’umidità. Quindi può essere tranquillamente tenuto in frigorifero, ovviamente in confezione integra, fino alla data di scadenza riportata sull’etichetta.