Essicazione: un grazie al sole
L’essiccazione al sole è il metodo più antico e tradizionale per conservare il cibo. E il meglio deve ancora venire: non tutti sanno che questa pratica è anche una tra le più semplici in assoluto e la migliore per quanto riguarda l’impatto ambientale.
Se c’è una cosa pressoché certa è che ogni mattina il sole sorgerà. In qualche ora, sarà capace di diffondere sulla Terra i suoi generosi raggi che nutrono le piante e favoriscono il ciclo vitale delle cose. Non è dunque un caso che molti popoli venerassero il Sole come fosse una divinità. Col tempo, infatti, si erano resi conto che questa stella un po’ magica poteva non solo “creare” il cibo, ma anche a conservarlo.
Un po’ di storia dell’essicazione
Il cibo essiccato al sole viene esposto ai suoi raggi o a una fonte di calore fino a che l’acqua al suo interno non risulta quasi del tutto evaporata. In questo modo, i batteri non riescono a proliferare e si blocca il processo di decomposizione.
L’essiccazione al sole è una pratica semplice che tutti possono svolgere direttamente a casa, senza doversi attrezzare con strumenti costosi. La utilizzavano già i nativi americani per conservare frutta, carne e pesce in maniera che potessero durare per tutto il lungo inverno. Molti secoli fa, qualcuno si è accorto che il frutto caduto dall’albero e rimasto al sole non aveva un sapore poi così sgradevole: tutt’altro, era invece particolarmente dolce e prelibato. Eppure, il suo contenuto in acqua si era assai ridotto, e il frutto era diventato molto più leggero e facile da conservare. Così è nata, in tutta probabilità, la prima idea dietro all’essiccazione al sole. Un sistema favoloso per portare con sé molto cibo in poco spazio, adatto allo stile di vita nomade che si adottava un tempo.
I benefici dell’essiccazione al sole
I benefici dell’essiccazione al sole sono molteplici:
- È un metodo green: se decidi di fare tutto grazie ai generosi raggi del sole, l’impatto ambientale dell’essiccazione sarà pari a zero. In più, frutta e verdura essiccati occupano poco spazio.
- Scadenza prolungata: frutta e verdura essiccati, se conservati in un ambiente secco e lontano dai raggi del sole, possono avere scadenza prolungata fino a un anno, se non di più.
- È sicura: frutta e verdura essiccata contengono, naturalmente, un pH basso e un ancora più basso contenuto d’acqua, veicolo principale di batteri e infezioni. Il cibo essiccato riduce drasticamente le possibilità di contaminarsi.
- È buono: l’essicazione rimuove l’acqua e “ingabbia” il sapore nelle fibre secche, il quale diviene concentrato e buonissimo. Inoltre, il metodo di essiccazione solare permette la conservazione di alcune vitamine benefiche, che normalmente andrebbero disperse attraverso i tradizionali mezzi di conservazione.
Come essiccare a casa
Ci sono vari modi per essiccare un alimento. Tra tutti, il più conosciuto è certamente l’essicazione al sole. Poni il cibo sotto al sole e, se l’aria è abbastanza secca e poco inquinata, riuscirai ad essiccare facilmente in 3-4 giorni di esposizione. Se abiti in città o comunque in un ambiente molto trafficato, meglio ricorrere al forno o a uno strumento come l’essiccatoio elettrico.
La tecnologia dell’essicazione avrà anche avuto quasi tremila anni per essere perfezionata, ma ci piace pensare che sia talmente efficace da essere rimasta pressoché invariata nella sua semplicità.
Procurati un telaio per l’essiccazione, ovvero un pannello di rete simile a quella della zanzariera, o di garza, fissato ai margini da listelli di legno. Depositaci sopra il cibo tagliato che vuoi essiccare, in un singolo strato e in modo che i pezzi non si tocchino tra loro. L’ideale è dunque di procedere all’essicazione in un luogo assolato e ben arieggiato, come una terrazza o un tetto. Ricordati di capovolgere le fette di cibo almeno una volta al giorno e, di notte, ritirarli al chiuso.
Nel caso avessi bisogno di più intensità solare, potresti dover ricorrere a un vetro che funge da lente, così da scaldare ancora di più i raggi solari. Una volta che il cibo è completamente essiccato, è possibile metterlo da parte dopo averlo fatto raffreddare per bene. Potrai conservare i tuoi prodotti essiccati in un contenitore di vetro o di metallo, purché la chiusura sia ermetica e l’esposizione alla luce sia minima. Essiccare in inverno, invece, può richiedere l’uso di un essiccatore elettrico.
Frutta, verdura e funghi per l’essiccazione
Di tutto un po’! Ma sostanzialmente, ci piace usare l’essicazione per conservare frutta, verdura e funghi, magari appena raccolti nel bosco della nostra montagna preferita. Possiamo essiccare albicocche, ciliegie, fragole, frutti di bosco, mele, pere, pesche, prugne e uva. Ricordiamoci di tagliare i pezzi grossi in fette sottili, alte non più di un centimetro, di sbucciarle e di eliminare i semi. La frutta sarà pronta dopo qualche giorno di sole intenso, quando risulterà più secca e solo leggermente appiccicosa.
Per quanto riguarda la verdura, puoi essiccare asparagi, broccoli, carote, cavolfiore, cipolle, peperoni, piselli, pomodori San Marzano e zucche. Anche qui è necessario rimuovere i noccioli ed eventualmente sbollentare per qualche minuto la polpa. L’unica eccezione a questa regola sono i pomodori, che non devono bollire ma possono essere esposti direttamente ai generosi raggi del sole.