Pur vantando una tradizione millenaria, il vino si rinnova sempre o, probabilmente, sarebbe più opportuno dire: l’amata bevanda che nasce dall’uva è riuscita a sopravvivere nei secoli grazie alla capacità dei produttori di innovarsi ed adeguarsi ai rinnovati gusti dei consumatori, non solamente a tavola, in casa o al ristorante.
I trend che si affacciano sul mercato del vino nel 2022
C’è chi sceglie con cura il calice che accompagna il singolo pasto, chi conosce come sposare i cibi del territorio con il bianco, rosso o rosé giusto, ma non solo. Secondo i dati diffusi da Etilika, i consumatori sono sempre più attenti, consapevoli, coinvolti e connessi. Le conseguenze? Il mercato vitivinicolo, quest’anno, registrerà un’attenzione per i vini pensati all’insegna della sostenibilità, per le bollicine (anche) rosse e per le basse gradazioni alcoliche, con una crescita degli acquisti online, ma non solo.
Il vino oggi diventa poi spesso vero protagonista di esperienze vacanziere o di appuntamenti dedicati ai lovers che vogliano poter partecipare ad alcune delle fasi della vinificazione per saperne sempre di più. Ecco quindi alcune tendenze da tenere sott’occhio.
Sempre più consumatori cercano la sostenibilità nel bicchiere
Il mondo del vino, dai produttori ai consumatori, è oggi sempre più attento alla sostenibilità che, analizzando nel dettaglio, può riguardare il tipo di coltivazione e le modalità di produzione. Vi sono aziende che cercano di utilizzare, all’intero della loro struttura, energie provenienti da fonte rinnovabile e c’è chi studia meticolosamente il packaging anche dal punto di vista ambientale. Molti operatori, poi, hanno investito risorse, anche ingenti, per ottenere importanti certificazioni.
Fino ad un decennio fa, quello biologico, ad esempio, era un settore ritenuto di nicchia nel mondo del vino, mentre, negli ultimi anni, è stata registrata una forte espansione della domanda che non sembra volersi arrestare: nell’ultimo triennio il mercato interno dei vini biologici ha registrato un aumento del 60%. Come sottolinea il Report Wine Monitor Nomisma, realizzato per Valoritalia, ciò dipende dal fatto che il 59% dei consumatori ritiene la qualità dei vini bio superiore rispetto a quella dei vini convenzionali e, per il 75% degli intervistati, questo tipo di prodotto assicura il valore aggiunto del rispetto dell’ambiente: un bell’esempio di quando si dice che il consumatore può fare la differenza. La stessa ricerca ha evidenziato che l’orientamento green dei consumatori spingerà, nei prossimi due anni, una grande percentuale delle aziende ad interessarsi ancora maggiormente al settore dei vini biologici e sostenibili. Pensate, ad esempio, che nel Franciacorta ben il 65% delle aziende vitivinicole sono già bio.
Sì alle bollicine, anche rosse. Mentre la gradazione scende
Secondo gli esperti le bollicine continuano a piacere. Tuttavia, se nell’immaginario comune i vini frizzanti sono solitamente quelli bianchi, ora i riflettori si stanno accendendo sempre di più anche sui rossi. Qualche esempio? Bonarda e Barbera.
Un’altra tendenza vinosa che, secondo Etilika, continuerà a caratterizzare l’anno in corso riguarda i vini a bassa gradazione sempre maggiormente apprezzati dalle persone che cercano di ridurre il quantitativo di alcol consumato per questioni legate a motivi di salute o, più semplicemente, per evitare di superare i limiti etilici imposti dalla normativa dettata dal Codice della strada a carico dei guidatori. Se, fino ad ora, non avete mai guardato le etichette, potreste provare a degustare bottiglie con gradazione intorno al 12,5%.
Le enoteche: si visitano anche online. Crescono gli acquisti sul web
Negli ultimi anni, in quasi tutti i settori, si è assistito ad un aumento vertiginoso degli acquisti online. Anche il settore vitivinicolo non poteva fare eccezione e, a favorire questa nuova modalità di acquisto, contribuisce la circostanza che numerose enoteche, grazie alle loro vetrine virtuali, riescano a consegnare i prodotti in tempi rapidissimi consentendo alla propria clientela di avere il vino giusto da accompagnare addirittura ad un imminente pasto.
Questa nuova abitudine, secondo i dati diffusi da Idealo, nel 2020 ha fatto registrare un incremento degli acquisti del 110,2% che, a parere degli esperti, dovrebbe riconfermarsi anche nel 2022. Grazie alle selezioni messe a disposizione dalle enoteche via web, è ora più facile trovare – e ricevere direttamente a casa – vini spesso difficilmente recuperabili nel territorio ma anche prenotare bottiglie preziose per arricchire la propria collezione di vini personali (senza nemmeno affrontare la fatica di doverle andare a prendere). La generazione che ha maggiormente contribuito a far crescere gli acquisti online? Facile da indovinare: sono soprattutto i Millennials (fonte Nomisma)!
Enoturismo: cresce la voglia di andare in vacanza alla scoperta delle strade del vino
È difficile immaginare una vacanza in Italia senza accostarla ai sapori del territorio. Quest’anno saranno in molti – stranieri inclusi – a scegliere le vie dei sapori disseminate su tutto il territorio italiano. Come riporta anche il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021, i numeri sono in decisa risalita dal 2019 e, secondo i travel trend diffusi da campeggi.com, il 2022 registrerà un proprio boom! Se volete anche voi andare alla scoperta dell’enoturismo attivo, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Potreste, ad esempio, puntare sulla Strada del vino e dei sapori della Valtellina, in Lombardia, o percorrere quella salentina per risalire, poi, nella strada del Bardolino. Le esperienze non riguardano solo le degustazioni: si può viaggiare in armonia con la natura in sella ad una bicicletta o addirittura su mezzi d’epoca e ci si può fermare – a seconda del mese – per partecipare personalmente all’attività di raccolta dell’uva. Se, invece, volete immergervi nel vino, potreste andare a Porto dove, grazie alla vinoterapia, vi regalerete una rilassante esperienza in una wine spa.
Vino ambasciatore dei sapori
Quando, come nel periodo storico che stiamo vivendo, diviene difficile spostarsi, i sapori possono comunque regalarci viaggi emozionanti e, in questo ambito, chi può essere considerato re dell’export per l’Europa? Ambasciatore del gusto del vecchio continente è proprio il vino che, da Oriente a Occidente, riesce a guadagnare apprezzamenti sempre più crescenti. A volte il segreto del successo di un prodotto parte dal packaging e, anche in questo caso, il vino si sta adeguando alle nuove mode indossando nuovi “abiti”: dall’estero arriva con sempre maggior frequenza la richiesta di vini in lattina o confezionati nelle bag in box! Paese che vai… contenitore della nota bevanda che desideri!