Lontana dai riflettori dei grandi set Hollywoodiani, ma pronta ad apparire periodicamente tutte le volte che si necessita di perdere qualche chilo velocemente, la dieta del minestrone è una di quelle diete che promette risultati sorprendenti.
Spesso bocciata dagli esperti del settore, e più in generale dall’intera comunità scientifica, per gli amanti degli esperimenti dietetici e della dieta detox, questo regime alimentare suscita ancora un certo fascino.
Nei prossimi paragrafi proveremo a descriverne le principali caratteristiche e come funziona, i più importanti aspetti nutrizionali ed evidentemente i potenziali rischi.
Dieta del minestrone: cos’è
La dieta del minestrone, come si evince dalla denominazione, è un regime in cui il minestrone diventa la pietanza principale quotidiana. Non mancano, comunque, piccole dosi di proteine 2-3 volte a settimana (carne bianca, pesce, uova, yogurt) e di carboidrati (riso integrale una volta alla settimana, frutta tutti i giorni). Protagonisti, insieme al minestrone, sono anche i contorni (che diventano secondi piatti) di verdura crudi e cotti. Grazie all’elevato apporto di vegetali e di liquidi, questa dieta può essere utile anche per disintossicarsi dopo stravizi alimentari, quando ci si sente appesantite e gonfie o, ancora, al cambio di stagione.
Come funziona: lo schema settimanale
La dieta del minestrone, originariamente ideata per abbattere il peso corporeo in soggetti con obesità estrema ma successivamente abbandonata per l’inadeguatezza nutrizionale, è un regime dietetico fortemente ipocalorico e decisamente ipoproteico della durata generale di 7 giorni.
Questa dieta si avvale fondamentalmente del consumo di minestrone e più precisamente:
- Nei primi due giorni della settimana è concesso il consumo di due porzioni, più o meno libere, di minestrone privo di patate, cereali e legumi, al quale è possibile aggiungere dell’olio extravergine di oliva. La giornata dietetica può essere ulteriormente arricchita con della frutta di stagione e del tè o delle altre verdure;
- Nel terzo giorno, anch’esso caratterizzato dal consumo delle due portate di minestrone e delle suddette aggiunte, si potrà consumare anche una patata;
- Nel quarto giorno, sarà possibile integrare una porzione di latte o dello yogurt;
- Nel quinto giorno, al minestrone, alla frutta ed alle verdure si potrà aggiungere una piccola porzione di pesce magro;
- Nel sesto giorno, si potrà optare per della carne di vitello o di manzo;
- Nel settimo ed ultimo giorno, si potranno aggiungere al minestrone dei cereali integrali.
- Nella variante estiva, il minestrone viene facilmente sostituito da insalatone, evidentemente prive di mais o patate.
Terminato questo periodo, si dovrà riprendere una dieta sana ed equilibrata in assoluto stile mediterraneo.
Aspetti nutrizionali
La dieta del minestrone, così come intesa, è una dieta fortemente ipocalorica, a bassissimo tenore di proteine.
La presenza delle verdure, tuttavia, garantisce una certa adeguatezza sul contenuto di fibre, vitamine e minerali.
Considerando il breve periodo per il quale è suggerita, nonostante l’assoluta inadeguatezza nutrizionale, è improbabile che si manifestino carenze nutrizionali tali da compromettere lo stato di salute, in soggetti sani.
Tuttavia, l’uso inadeguato e prolungato di un regime alimentare di questo genere, potrebbe invece seriamente minare il corretto funzionamento dell’organismo, mettendolo in serie difficoltà.
Atleti, pazienti con basso peso corporeo, cardiopatici e nefropatici, non dovrebbero nemmeno per brevi periodi adottare questo regime alimentare.
In ogni caso consigliamo sempre di consultare un professionista della nutrizione.
Pro e contro
Non è tutto oro quel che luccica. In questo caso è un modo di dire assolutamente veritiero. Non cadendo nell’errore grossolano della bilancia, che può raccontare anche variazioni di peso di ben 5 kg nella settimana, il peso perso durante questo regime dietetico non è assolutamente tutto tessuto adiposo o volgarmente grasso.
La variazione del peso corporeo, è difatti attribuibile per lo più alla perdita di liquidi corporei, motivo per cui, in taluni casi è facile riprendere in pochi giorni tutti i chili persi.
Tuttavia l’aumentato drenaggio, potrebbe essere utile in alcune circostanze, come rimedio detox per allontanare dall’organismo tossine idrosolubili o facilitare un’adeguata ripresa del metabolismo.
Alla luce di quanto detto, se sei curiosa di sperimentare una dieta di questo genere, e godi di buona salute, ti consigliamo comunque di contattare un nutrizionista.
Dieta del minestrone: perché è tanto amata?
La dieta del minestrone è uno dei regimi alimentari più celebri. Ma perché si tratta di una dieta tanto amata, soprattutto dalle donne? Innanzitutto, perché la dieta del minestrone permette di perdere parecchi chili in poco tempo (anche 3-4 kg alla settimana). E questa rapidità nel perdere peso soddisfa le donne meno costanti nel seguire una dieta, aumentandone così la motivazione e la voglia di continuare a mangiare meno e meglio. Poi, perché la dieta del minestrone è piuttosto semplice, basandosi su pietanze di facile preparazione e su ingredienti reperibili in qualsiasi mercato o supermercato, a costi anche esigui (soprattutto, scegliendo vegetali di stagione).
Dieta del minestrone: effetto detox
La presenza da protagonista del minestrone, rende questa dieta ottimale per chi desidera sottoporsi a un efficace detox. Il minestrone è, infatti, una pietanza molto salutare. A patto che sia preparato utilizzando i giusti ingredienti. Per esempio, è bene non aggiungere il dado (vegetale) industriale poiché ricchissimo di sodio, lieviti, zuccheri, grassi e, spesso, di glutammato monosodico (insaporitore). Molto meglio sostituire il dado industriale con una sua versione home made (le ricette sono numerose, semplici e sane) oppure con un pizzico di sale grosso iodato e tante erbe aromatiche (che potenziano l’azione detox della dieta). Il minestrone è un piatto sano anche perché apporta acqua e sali minerali all’organismo, aiutando diuresi, transito intestinale e migliorando il benessere giorno dopo giorno. Come condirlo? Con un filo di olio EVO (ricco di Omega 3), erbe aromatiche fresche e spezie (le migliori, per dimagrire e non solo, sono peperoncino, curcuma, pepe nero e paprika).
Dieta del minestrone: scegliere verdure di stagione
Per quanto riguarda la scelta delle verdure, è bene che quest’ultime siano il più possibile di stagione e bio. Prima di tutto, perché gli ortaggi di stagione hanno un sapore migliore e poi perché, così facendo, si risparmia denaro (facendo del bene anche all’ambiente). Nella preparazione del minestrone, è meglio tagliare gli ortaggi in pezzi non troppo piccoli e mantenere la buccia delle verdure se possibile (ricca di fibra, vitamine e minerali). Tra le verdure da aggiungere sempre al minestrone, non può mancare la cipolla (diuretica, disintossicante, antiossidante, antimicrobica e antivirale).
I benefici della verdura
Nella dieta del minestrone, non manca un elevato apporto giornaliero di verdure (minestrone escluso). Gli ortaggi, cotti o crudi, sono infatti sempre presenti sia a pranzo, sia a cena. Un esempio di pranzo-tipo vede, infatti, l’accostamento di un piatto di minestrone e di una porzione di finocchi crudi in insalata. Le verdure sono molto importanti ai fini del dimagramento poiché apportano fibra in quantità. La fibra vegetale va a ridurre l’assorbimento di zuccheri (e la glicemia) e, al contempo, a controllare i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue. Le verdure previste dalla dieta del minestrone possono essere anche cotte (ovviamente, non fritte), meglio ancora se al vapore per preservare intatto l’apporto di vitamine e minerali.
Attenzione agli zuccheri
La dieta del minestrone è povera di carboidrati, eccetto che di frutta. Infatti, il menu settimanale di questo schema alimentare, prevede l’introduzione di riso integrale a pranzo e a cena, solo una volta a settimana (e sempre accanto al minestrone a volontà). Dunque, cosa si mangia per esempio a colazione? Se si decide di seguire la dieta del minestrone, è meglio dimenticarsi per un po’ di croissant, biscotti o altri dolciumi. Infatti, la colazione prevede tè (meglio se verde) o caffè (da limitare, se si desidera aumentare l’effetto detox), insieme a frutta (mele e pere) o a centrifugati di frutta e verdura (rigorosamente senza zucchero).