Proprietà del cardo

Cos’è il cardo e quali sono le sue proprietà

Tanto antico quanto interessante. Il cardo nasconde dietro le sue ispide spine, numerose proprietà sia culinarie che terapeutiche. Scopriamole insieme in questo articolo.

Lontano cugino del carciofo, del radicchio e della cicoria, con i quali condivide la stessa famiglia, ossia quella delle Asteraceae, il cardo è un ortaggio che nasconde dietro la sua ispida corazza una serie di interessantissime proprietà.

Stagionalità

Mitologicamente legato sia alla cultura greca e romana che a quella de Nord Europa, il cardo è una pianta che cresce spontanea nei territori impervi a clima mite, come il bacino del Mediterraneo, permettendone la raccolta delle foglie più tenere in primavera, dei fiori nel periodo estivo e delle costole generalmente nel pieno periodo invernale.

Caratteristiche nutrizionali del cardo

Riferendoci al cardo comune, ossia il Cynara cardunculus, uno dei più impiegati in ambito culinario, i valori nutrizionali ricordano chiaramente quelli di alcune tra le più comuni verdure. Il tenore calorico è infatti di soli 17 Kcal per 100 grammi di prodotto e i carboidrati sono circa 4 g ogni 100 g. Il contenuto in fibre, potassio e alcuni altri minerali rende poi il cardo un alimento particolarmente apprezzato nei regimi dietetici ipocalorici e detossificanti.

Come vedremo nel prossimo paragrafo, al cardo, in particolare a quello selvatico o mariano, vengono attribuite importantissime attività antiossidanti ed epatoprotettive. Ma, se in ambito nutrizionale il cardo viene impiegato solitamente nella preparazione di contorni, risotti, zuppe o minestre; per esaltare invece le proprietà terapeutiche di questa pianta sarebbe preferibile assumerla sotto forma di decotto o tisana.

Le varietà del cardo

L’antica storia e le profondi origini hanno facilitato la diffusione nel tempo di numerose varietà di cardo, che pur accumunate dalla medesima discendenza biologica, presentano caratteristiche organolettiche e culinarie diverse. Tra i più diffusi e apprezzati in ambito culinario, ritroveremo:

  • Il cardo bianco: una tra le varietà più diffuse, è largamente utilizzato in cucina per la consistenza, decisamente carnosa, ma soprattutto per l’assenza delle ispide spine.
  • Il cardo gigante: così definito sia per le grandi altezze che riesce a raggiungere che per le dimensioni delle sue foglie.
  • Il cardo gobbo, detto anche di Nizza Monferrato, contraddistinto da una forma che ricorda quella di un amo o di un uncino e dalla colorazione che tende al biancastro.
  • Il cardo mariano, diffuso in natura soprattutto nel Sud Italia e nelle isole del Mediterraneo e molto apprezzato in ambito fitoterapico.

Proprietà fitoterapiche del cardo

Il cardo mariano è molto apprezzato in ambito fitoterapico per le sue proprietà antiossidanti e depurative. Dai semi e dai fiori di questa pianta è infatti possibile estrarre una serie di principi attivi, noti come flavonoidi, tra i quali spicca la silimarina, alla quale vengono ascritte vere e proprie attività terapeutiche.

Assunta sotto forma di decotti, tisane o integratori, la silimarina si è dimostrata efficace nel:

  • proteggere le cellule dal danno dei radicali liberi dell’ossigeno e dall’invecchiamento;
  • facilitare la produzione ed il rilascio di bile, migliorando così la digestione e l’assorbimento dei grassi della dieta;
  • allontanare sostanze tossiche e di scarto dal fegato, facilitandone la purificazione;
  • proteggere il fegato, facilitandone la rigenerazione in seguito ad eventuali danni.

Proprio per le sue proprietà terapeutiche, sarebbe tuttavia preferibile consultare il medico prima di assumere integratori a base di cardo, soprattutto in presenza di patologie epatiche o gastrointestinali.

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