cibi in scatola da avere in dispensa

Spesa intelligente: i 10 cibi in scatola da avere per affrontare le emergenze

Quali sono i cibi in scatola da avere in dispensa? Ecco quali scorte fare per risparmiare tempo all'occorrenza ma anche per ovviare alla mancanza di cibi freschi

I cibi in scatola da avere

Raccontiamo sempre di preparare l’hummus a partire dai ceci secchi ma la verità è un’altra: ci nascondiamo dietro a una scatola, quella di latta che li contiene. Perché si impiega meno della metà del tempo e il risultato non è poi così male. In fondo esistono cibi in scatola per tutti i gusti e tutte le tasche: dal cosiddetto “primo prezzo” al biologico. Ma siamo sicure che acquistare fresco o in scatola non faccia differenza? La risposta, come vedremo più avanti, è “no”.

Cibi in scatola: i pro

Ma prima di tutto concentriamoci sui pro dei cibi in scatola: se scelti con cura sono buoni, di qualità e pronti all’uso. Servono soprattutto per toglierci dall’impiccio delle lunghe preparazione come quella della bollitura dei legumi e della pulizia e cottura del pesce. Ma non solo: aiutano in moltissime ricette, soprattutto dolci. Non è un caso che tra i 10 cibi in scatola da avere assolutamente in dispensa ci siano, ad esempio, il latte di cocco e il latte condensato. Inoltre, il cibo conservato permette di fare scorte a lungo termine di alimenti fondamentali come legumi, cereali, frutta e verdura in caso di emergenza. 

Ti sei mai chiesta, però, come si fanno i cibi in scatola? L’inscatolamento è un metodo di preservazione degli alimenti che vengono elaborati e poi sigillati all’interno di un contenitore ermetico, come i barattoli di latta o di acciaio. In questo modo i cibi in scatola hanno una durata molto lunga che va da uno a 5 anni e, nel caso di alimenti in scatola liofilizzati, si parla addirittura di svariate decine di anni. Ecco perché sono ottimi alleati per non lasciare a secco la dispensa quando non ci è possibile reperire cibo fresco da cucinare in casa. Vediamo quali sono i cibi inscatolati che ti conviene avere sempre a portata di mano.

10 cibi in scatola da avere in dispensa

1- Ceci

I ceci in scatola sono una buona fonte di proteine vegetali e si rivelano utilissimi grazie alla versatilità in cucina. Protagonisti di cous cous, tajine e dell’hummus (crema di ceci speziata che, è proprio il caso di dirlo: sta bene su tutto) rinforzano ogni piatto al quale si accompagnano. 

2- Fagioli

Proprio come i ceci anche i fagioli sono un’ottima fonte di proteine pronta all’uso. Non solo arricchiscono insalate e minestroni di verdure ma sono un’ottima base per fare in casa hamburger e polpette vegetali o vegetariane. In più, la pasta e fagioli con i fagioli in scatola si prepara in soli 20 minuti.

3- Lenticchie

Si dice che portino fortuna a Capodanno, ma sono anche i legumi in scatola capaci di salvare cene e pranzi improvvisati. Sono l’ingrediente fondamentale della vellutata più “comfy” in assoluto, quella di lenticchie e rosmarino, ma anche di paté davvero smart: ti basterà frullare le lenticchie in scatola assieme ad aglio, soffritto di cipolla e qualche erba aromatica. Una crema fantastica sul pane caldo!

4- Tonno

A proposito di proteine, il tonno in scatola è forse uno dei prodotti conservati più diffusi al mondo. Al naturale, oppure sottolio, meglio preferire le versioni a ridotto contenuto di sale e con tonno derivante da pesca sostenibile e dalla provenienza specificata in etichetta. Attenzione anche al mercurio il cui tenore dev’essere il più basso possibile. 

5- Mais

La stagione di insalate e insalatone, ma anche quella degli aperitivi tex – mex all’aperto, è salva grazie al mais in scatola. Non è solo pratico ma anche salutare perché fornisce calcio e abbassa i livelli di colesterolo LDL. È però un alimento molto energetico ed è bene tenere presente che il mais in scatola potrebbe essere conservato in una soluzione di acqua e glucosio. Per questo, prima di acquistarlo, leggi con attenzione le etichette.

6- Pomodori pelati

La variante più versatile del pomodoro conservato permette di realizzare tante ricette, da quelle che richiedono il pomodoro intero o a pezzettoni fino alle preparazioni che vogliono la passata (in questo caso basterà frullare i pelati assieme alla conserva che li circonda): spaghetti, lasagne, pappa al pomodoro, parmigiana di melanzane …  tutte queste ricette si possono realizzare con i pelati in scatola stipati in dispensa. 

7- Olive tostate

Spesso ci ritroviamo ad arrangiare pizze, torte salate e focacce in modalità ricette svuota frigo. Ebbene, ogni piatto ha bisogno di una spinta gustosa e sapida che li renda speciali. Le olive tostate fanno parte della lista e non dovrebbero mai mancare nelle scorte di chi ha poco tempo per fare la spesa e pianificare le ricette.

8 – Latte di cocco

La cucina fusion è molto trendy. E il latte di cocco permette di sperimentare con le cucine asiatiche preparando zuppe, primi e secondi piatti dai sapori agrodolci. Non solo: è un ottimo ingredienti anche in pasticceria, soprattutto per chi è intollerante al lattosio o segue una dieta vegana. Dopo essere stato riposto in frigorifero per 24 ore, il latte di cocco appena estratto dalla lattina monta come la panna fresca!

9 – Latte condensato

Praticamente un “mai più senza” se ti piace pasticciare in cucina ma il tuo frigorifero è sempre a corto di ingredienti freschi come latte, uova e burro. Dolce e cremoso di natura è ottimo per sfornare dolci soffici e preparare dessert al cucchiaio, come il tiramisù: per la crema niente uova ma latte condensato, mascarpone e panna.

10- Dolmades

Le dolmades sono degli involtini di foglie di vite ripieni di riso molto diffusi nella cucina greca. Ma questo è solo un esempio dei prodotti di altre cucine del mondo si possono trovare nelle corsie dei prodotti inscatolati dei supermercati più forniti. Dai fagioli grigliati sudafricani fino alle acciughe spagnole, passando per il pudding del Regno Unito. Da evitare i piatti pronti, come gli italo-americani spaghetti con le polpette: precotti e ricchi di sale e zuccheri. 

cibo in scatola

Le controindicazioni del cibo in scatola

Come abbiamo già visto i cibi in scatola hanno il vantaggio di essere pratici, pronti all’uso e di conservarsi per molto tempo permettendoci di fare delle scorte che potrebbero tornare utili. Inoltre, sono un modo economico di avere accesso agli alimenti fuori stagione, come, ad esempio, la frutta esotica. 

Ma i cibi in scatola presentano anche una lista di contro che risponde alla domanda più frequente che li riguarda: il cibo in scatola fa male?

Le controindicazioni del cibo in scatola non sono poche, ma arginarle diventa più facile se prestiamo attenzione alle etichette e alle confezioni: non tutti i cibi in scatola sono uguali!

I cibi in scatola contengono conservanti

I cibi in scatola contengono conservanti a volte naturali, come zucchero e sale, altri chimici e dunque assolutamente da evitare. Solo leggendo le etichette è possibile scegliere un prodotto il meno elaborato possibile, tenendo presente che anche in questo caso l’alimento conservato potrebbe presentare quantità eccessive di sale o zucchero. I cibi in scatola senza sale sono estremamente rari, è più facile reperire alimenti a ridotto contenuto di sale, da preferire a patto che non compensino con altri conservanti più dannosi. Il consiglio che vale sempre è quello di sciacquare il cibo estratto dalla lattina sotto l’acqua corrente, soprattutto quando si tratta di legumi in scatola, spesso trattati con questi ingredienti conservanti. 

I cibi in scatola sono a contatto con il Bisfenolo A (BPA)

Il BPA viene utilizzato da molti anni per produrre plastiche e resine impiegate in ambito alimentare ed è una delle sostanze più controllate dalle autorità sanitarie predisposte. Le principali fonti di esposizione al BPA sono gli alimenti in scatola perché il BPA è utilizzato anche per la produzione di particolari resine che rivestono le lattine di alluminio impedendo agli alimenti di entrare direttamente in contatto con il metallo. In alcune circostanze piccole quantità di bisfenolo A possono trasferirsi dalle pareti dei contenitori ai cibi. I rischi per la salute – legati soprattutto alla fertilità e al funzionamento di fegato e reni – si presentano solamente in caso di esposizioni eccessive e di sensibilità pregresse. 

Alcuni cibi in scatola sono più rischiosi di altri

Alimenti acidi come la passata di pomodoro potrebbero comportare il rilascio di bisfenolo A al loro interno. Per questo meglio acquistare il pomodoro conservato all’interno di confezioni in vetro o lattine senza BPA o in tetrabrik. La tendenza più recente è quella di proporre il cibo in scatola all’interno di confezione BPA free, soprattutto nei settori che producono alimenti biologici.

I cibi in scatola perdono alcune delle proprietà nutritive

Questo tipo di conservazione comporta generalmente l’uso di temperature elevate con il rischio che le vitamine idrosolubili come la vitamina C e la B riducano il loro apporto. Dall’altro lato però, alcuni composti benefici possono aumentare: pomodori e mais, una volta riscaldati, aumentano il loro potenziale antiossidante. Inoltre, la maggior parte delle vitamine liposolubili (A, D, E e K) mantengono le proprietà praticamente intatte.

L’importanza di leggere l’etichetta dei cibi in scatola 

Alla luce dei potenziali rischi legati ai cibi in scatola diventa fondamentale leggere le etichette per saper riconoscere i conservanti utilizzati e confrontare i valori nutrizionali e la provenienza della materia prima tra i diversi marchi in commercio. Oltre all’etichetta, è importante decifrare anche la confezione per scoprire il materiale con il quale è fatta e scegliere le alternative BPA free come il tetrapak.

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Come si conservano i cibi in scatola 

Stipa i tuoi cibi in scatola in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce del sole. Anche se la durata del cibo in scatola è molto lunga, ordina le scatolette in base alla scadenza, soprattutto se fai grandi scorte per le emergenze. Ultima – ma importantissima! – avvertenza sulla conservazione dei cibi in scatola: non lasciare mai gli alimenti nella lattina una volta aperta ma trasferiscili in un contenitore ermetico in vetro da riporre in frigorifero.

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