Le cattive abitudini alimentari da cambiare
Non serve essere divoratrici seriali di caramelle gommose per cadere vittima delle cattive abitudini alimentari e ritrovarsi a provare una dieta lampo dopo l’altra scivolando nel temuto effetto yo yo che danneggia metabolismo e autostima. Anche gli esperti di healty food possono sviluppare, senza rendersene conto, abitudini culinarie sbagliate. Basta cenare troppo spesso dopo le 21 per scombinare la digestione e accumulare peso, anche se nel piatto ci sono quinoa e avocado. Perseverare con abitudini alimentari errate non solo appesantisce, affatica e provoca nervosismi durante la giornata, ma può condurre a vicoli ciechi con effetti dannosi a lungo termine. Uno su tutti? La dipendenza da cibo.
Ma quali sono le cattive abitudini alimentari da cambiare prima che la situazione si complichi? Eccone 10, dalle più comuni alle più curiose, iniziando dalla spesa per finire al ristorante.
1- Fare la spesa a stomaco vuoto
Cadere nel tranello di fare la spesa a stomaco vuoto, dopo il lavoro e prima di cena, è molto facile. Ma si tratta di una cattiva abitudine che influenza negativamente la dieta settimanale. La fame spinge a mettere nel carrello più del necessario, con picchi di junk food e cibo pronto: meglio fare la spesa con una lista precisa in funzione del meal prep.
2- Acquistare cibo fuori stagione
Se acquisti le fragole a gennaio per fare un dolce non cade il mondo, ma fare la spesa di stagione è una regola di massima importante da seguire per salvaguardare il Pianeta e la salute. Ma anche il portafogli: frutta e verdura di stagione non solo racchiudono il massimo dei principi nutritivi ma costano di meno. Non solo: mangiare un’insalata con verdura stagionale è più appagante, perché il sapore è migliore, e tiene lontani dal cibo spazzatura.
3- Saltare i pasti
Saltare qualche pasto, magari quando si ha poco tempo a disposizione, sembra una vera furberia che fa risparmiare calorie e aiuta a dimagrire. La verità è che si tratta di una cattiva abitudine alimentare da correggere assolutamente, soprattutto se si tratta di uno dei pasti principali. Il rischio di mangiare troppo e male all’appuntamento successivo con il cibo è molto alto. L’abitudine di saltare i pasti non va però confusa con il digiuno intermittente controllato che, invece, apporta più di un beneficio.
4- Esagerare fuori orario
Se organizzare i proprio pasti in piccoli appuntamenti frequenti può dare una spinta positiva al metabolismo, esagerare con gli spuntini fuori programma aggiunge calorie indesiderate ai pasti canonici, soprattutto se gli snack non sono salutari. Patatine in sacchetto, merendine, fritti e dolci sono da evitare se si vuole mantenere il peso forma e non prendere uno spavento leggendo gli esami del sangue.
5- Affidarsi al cibo pronto (senza leggere le etichette)
Cosa si nasconde nel cibo pronto? A volte nulla di buono. Se il tempo da dedicare alla preparazione di cene e schiscette è davvero poco, imparare a leggere le etichette dei prodotti che si acquistano diventa di importanza fondamentale. Lo sapevi che i sughi pronti, i salumi e le pizze surgelate possono contenere quantità elevate di zucchero? Saper individuare zuccheri nascosti, grassi e sale in eccesso è un’arma da sfoderare quando del cibo pronto non si può proprio fare a meno.
6- Mangiare di fretta e senza concentrazione
Sedute sul divano, mentre ascoltiamo il podcast del programma radio che ci siamo perse e ritoccando lo smalto. Quante volte hai cenato così? Probabilmente troppe, perché il multitasking colpisce anche a tavola, quando invece l’unico protagonista dovrebbe essere il cibo assieme alle sensazioni positive che ne derivano. È solo concentrandosi sul proprio piatto che si allenta lo stress e si mangia nel modo corretto: in posizione eretta, masticando molto e favorendo così la digestione.
7- Cedere alle abbuffate notturne
Senza toccare una sfera molto seria come quella dei disturbi riconosciuti legati al cibo, concentriamoci sulle abbuffate notturne, quei momenti in cui non rispondi più di te e spalanchi il frigorifero alle tre di notte. Spesso si tratta di episodi sporadici legati ad ansia e stress ma non vanno sottovalutati: il binge eating, oltre ad apportare un eccessivo carico di calorie, può essere un campanello d’allarme. Hai una dipendenza da cibo? Consulta un esperto per andare più a fondo: mangiare sano e adottare corrette abitudini alimentari aiuta ad evitare le abbuffate e a instaurare un rapporto positivo con il cibo.
8- Eliminare drasticamente i carboidrati
Demonizzati e bollati come i principali responsabili dell’aumento di peso, i carboidrati vengono eliminati da molte diete, specialmente dalle iper proteiche. Ma se consumati nelle giuste quantità sono indispensabili per l’organismo e il mantenimento della forma fisica. Per non sgarrare è sufficiente ricordarsi che il 55-60% delle calorie giornaliere dovrebbe derivare da carboidrati, di cui non più del 10% da carboidrati semplici. Senza carboidrati l’intestino si impigrisce e ne risente anche il cervello perché privato del suo carburante energetico.
9- Diventare una happy hour addicted
L’appuntamento fisso con l’happy hour è un toccasana per il morale ma potrebbe diventare una cattiva abitudine alimentare da cambiare. Il rischio non è solo quello di eccedere con l’alcol, affaticando il fegato, ma di lasciarsi andare a spuntini non proprio healthy, specialmente ai buffet carichi di fritti, salse, sale e olio. Se l’aperitivo per te è sacro, ordina un calice di vino rosso (che contiene resveratrolo e contrasta l’invecchiamento cellulare) e moderati con gli snack: qualche oliva e del pinzimonio basteranno.
10- Mangiare fuori casa troppo spesso (senza conoscere il menù)
Metti una serata fra amiche, accetti l’invito a cena con l’idea in testa di restare leggera e ordinare un’insalata e invece ti ritrovi immersa fino al collo di nachos, enchiladas e churros. Mangiare fuori, anche spesso, non è per forza una cattiva abitudine alimentare da modificare, ma prima di prenotare il tavolo accertarti di trovare qualche opzione sana. Per poi concederti il dessert senza sensi di colpa.