L’azienda torinese, con oltre 120 anni di storia, è da molto tempo attiva nel mondo del tennis e dal 2015 è diventata l’unico brand al mondo nel settore Food partner dei quattro tornei del Grande Slam. E Andre Agassi non poteva che essere il partner ideale: uno dei più grandi campioni di tutti i tempi, con uno straordinario palmares di 60 titoli ATP, 8 tornei del Grande Slam, Agassi ha avuto l’onore di essere sei volte numero uno al mondo e di aver vinto la medaglia d’Oro alle Olimpiadi, diventando uno dei pochi tennisti che hanno conquistato il Golden Slam (i quattro tornei del Grande Slam e un oro olimpico).
Ma qual è il rapporto di Agassi con il caffè?
Il caffè ha sempre avuto un ruolo nella mia vita. Sia quando viaggiavo in tutto il mondo, attraversando diversi fusi orari, ma soprattutto ora che ho due bambini piccoli e sono molto impegnato: mi fa sentire come se potessi conquistare il mondo.
Qual è il tuo caffè preferito?
Il mio caffè preferito è quello che agisce nel minor tempo possibile, quindi preferisco meno caffè ma più forte, rispetto ad uno più lungo ma meno forte. Preferisco un espresso e mi assicuro che sia Lavazza.
Cosa, secondo te, unisce il caffè e il tennis?
Penso sia importante quando si viaggia in tutto il mondo essere certi di essere pronti, essendo un tennista. A volte un caffè ti dà la carica giusta per metterti in moto, altre volte aiuta prima di un match, persino prima di un allenamento. È un ottimo modo per darti lo stimolo ad ottenere di più da te stesso, talvolta si rischia di prenderne troppo, ma un po’ in fase di allenamento ha un ruolo importante.
Qual è il tuo rapporto con l’Italia?
Il mio rapporto con l’Italia si è sviluppato nel corso di anni. Qui sono cresciuto. Da quando avevo 16 anni, giocavo qui ogni anno, e i fan italiani mi hanno sempre mostrato il loro calore. Per molti anni li ho delusi, ma sono anche cresciuto sotto i loro occhi, guadagnandomi il loro rispetto e loro hanno conquistato il mio. Ed è grazie a questa passione che ho vinto uno dei pochi tornei su terra rossa della mia carriera, al Foro Italico, a Roma. Sono stato in molti posti della penisola, da Firenze a Torino… Sono stato un po’ a Palermo… Sono appena tornato, proprio la settimana scorsa, da Venezia, dove sono stato per la prima volta, dunque.. Alcuni dei luoghi più belli al mondo sono proprio in Italia e per me è sempre un piacere tornare qui. Qual è il tuo rapporto con il caffè?
Il caffè ha sempre avuto un ruolo nella mia vita. Sia quando viaggiavo in tutto il mondo, attraversando diversi fusi orari, ma soprattutto ora che ho due bambini piccoli e sono molto impegnato: mi fa sentire come se potessi conquistare il mondo.
Qual è il tuo caffè preferito?
Il mio caffè preferito è quello che agisce nel minor tempo possibile, quindi preferisco meno caffè ma più forte, rispetto ad uno più lungo ma meno forte. Preferisco un espresso e mi assicuro che sia Lavazza. Cosa, secondo te, unisce il caffè e il tennis? Penso sia importante quando si viaggia in tutto il mondo essere certi di essere pronti, essendo un tennista.
A volte un caffè ti dà la carica giusta per metterti in moto, altre volte aiuta prima di un match, persino prima di un allenamento. È un ottimo modo per darti lo stimolo ad ottenere di più da te stesso, talvolta si rischia di prenderne troppo, ma un po’ in fase di allenamento ha un ruolo importante.
Andre Agassi e Lavazza con gli US Open scendono in campo insieme per cambiare le vite di giovani con alle spalle difficili situazioni familiari. Quest’anno, per ogni bevanda a base di caffè venduta durante gli US Open nei due bar Lavazza sul luogo di gara, l’azienda torinese, con il supporto della USTA Foundation, devolverà 1 dollaro alla Fondazine Andre Agassi, impegnata nel trasformare il panorama educativo e dare nuove opportunità ai bambini. I fondi raccolti saranno devoluti al “Summer of a Lifetime”, programma di preparazione per l’ammissione al college organizzato dalla fondazione presso l’istituto Agassi Prep in Nevada (che conta più di 1.200 studenti), e al fondo di supporto finanziario per le rette scolastiche.