Sono tanti gli errori o orrori che si commettono tutti i giorni a tavola. Li elenchiamo: sfoglia la gallery per scoprire se conosci tutti i comportamenti più sbagliati che si tengono a cena.
Il primo è dire cin cin quando si fa un brindisi è un’abitudine sbagliata. Come fare? Basta alzare il bicchiere con un cenno molto discreto. Se c’è un festeggiato, fallo nella sua direzione.
Sicuramente già sai quanto sia sbagliato tenere il telefono sul tavolo o giocarci mentre si è a cena con altre persone. Nonostante questo molti lo fanno e sempre di più. Quando sei a tavola silenzia il telefono e mettilo in tasca. Non c’è cosa più antipatica di parlare con una persona che ti ignora.
Chiedere il sale è un gesto poco carino nei confronti di chi ha preparato la pietanza che stiamo consumando. Indica che non la stiamo apprezzando: una delle regole auree è sempre di non mettere a disagio il proprio oste (e viceversa!).
D’istinto, per raccogliere gli ultimi cucchiai di brodo, incliniamo il piatto verso di noi. Sbagliato, dice il galateo! Il piatto deve essere inclinato esternamente.
Inoltre bisogna ricordarsi sempre che è il cucchiaio che deve andare alla bocca e non la bocca che va verso il piatto!
Il tuo piatto è già pieno e ti dispiace lasciarlo raffreddare? Non importa: secondo il bon ton non si deve mai iniziare a mangiare prima degli altri. Vale anche per la padrona di casa: dopo aver servito, si siede a tavola e a quel punto si può iniziare.
Come si mangiano gli spaghetti? Arrotolati sulla forchetta e portati alla bocca. Il gesto alla Lilli e il vagabondo di risucchio dello spaghetto non è ammesso!
Sicuramente questa la saprete: non si deve dire mai buon appetito! L’inizio del pasto deve avvenire in silenzio e tranquillità, senza intavolare subito una conversazione fitta. Ma soprattutto, aspettando il padrone di casa.
Al termine di ciascuna portata, se pensiamo di non consumare niente altro, posiamo forchetta e coltello sul piatto, parallelamente, sarà un segnale per l’oste.
Altrimenti, posizioniamole con i manici allargati e le punte che si toccano.
Il pane va sempre spezzato con le mani. Non tagliatelo mai con il coltello! E poi non riempite la tovaglia di briciole, ma, se ci fosse, sfruttate il piattino apposito per riporlo dopo averlo consumato in pezzettini piccoli.
Il tovagliolo… dove deve stare? Sulle gambe… non infilato nella camicia!
Usatelo tutte le volte che deciderete di bere un sorso dal bicchiere. Quanto sono brutti i calici unti o con l’impronta del rossetto?
Quando si parla di bon ton, che cosa si intende solitamente? Tutti lo conoscono come l’etichetta o il galateo e consiste nel definire quelle regole comportamentali che sono alla base di una buona educazione. Indica che cosa fare o non fare in determinate situazioni, fra l’altro come comportarsi in società o a tavola, per esempio come e quando iniziare a mangiare, come brindare o chiedere il sale, come approcciare certi tipi di pasta (come gli spaghetti), quali posate usare o come disporre il tovagliolo. Il bon ton si aggiorna e nella società 2.0 non tralascia di suggerire anche come gestire il cellulare a tavola.