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Gelo di anguria o di mellone

  • 31 07 2020
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Gelo di anguria o di mellone

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    Gelo di anguria o di mellone

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    Dolce tipico di Sicilia per le calde cene d’estate come il pranzo di Ferragosto, il gelo d’anguria meglio conosciuto come gelo di mellone è una vera prelibatezza: fresca, leggera e sfiziosa. Ecco la ricetta siciliana originale.

    Preparazione

    1) Tagliate 4 kg circa di anguria matura a fette sottili, sbucciatele, eliminate gran parte dei semi e tagliate la polpa a tocchetti.

    2) Passate la polpa di anguria al setaccio, premendo con l’apposita spatola di metallo in modo da eliminare i semi residui ed eventuali tracce di fibra; raccogliete il passato in una terrina.

    3) A questo punto filtratelo attraverso un colino a maglie fitte, oppure frullatelo con un frullatore a immersione in modo da rendere il succo il più possibile omogeneo.

    4) Misurate il succo in una caraffa graduata: dovete utilizzarne circa 1 litro. Mettete in una casseruola 80 g di amido di mais, stemperatelo con un po’ del succo d’anguria, poi unite il rimanente e mescolate bene.

    5) Pesate 140 g di zucchero e aggiungetelo nella casseruola. Unite anche 1/2 tazzina di acqua di fiori di gelsomino (o un pizzico di vanillina sciolta in 1/2 tazzina di acqua), mettete su fuoco basso e iniziate a mescolare: calcolate qualche minuto dall’ebollizione, mescolando continuamente; togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.

    6) Intanto tritate grossolanamente 100 g di cioccolato fondente e 30 g di pistacchi sgusciati e sbucciati, poi tagliate a dadini 100 g di zucca candita detta anche “zuccata”. Mescolate al composto il cioccolato, i canditi e i pistacchi (tenetene da parte un po’ per la decorazione finale del dessert).

    7) Versate il composto in 6 stampini, spennellati prima internamente con acqua fredda oppure olio di mandorle, e mettete in frigorifero finché il gelo si sarà completamente rappreso.

    8) Al momento di servire sformate le formine di gelo d’anguria sui piattini individuali, spolverizzatele, a piacere, con un po’ di cannella, e guarnitele con i pistacchi rimasti e una manciata di fiori di gelsomino oppure innondatele con una colata di cioccolato fondente fuso.

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