Tigelle montanare modenesi

  • 03 12 2014
  • Procedura
    35 minuti
  • Persone
    10
  • Difficoltà
    media

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Tigelle montanare modenesi

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    Preparazione

    – un kg di farina bianca
    – 90 g di strutto
    – un cucchiaio di olio di semi
    – mezzo cucchiaino di bicarbonato
    – latte o acqua per impastare
    – un pizzico di sale
    – lardo
    – uno spicchio di aglio
    – un rametto di rosmarino
    – salumi e formaggi per servire

    1 Mettete la farina sulla spianatoia a fontata, ponete al centro lo strutto, l’olio, il sale e il bicarbonato e impastate
    unendo il latte (o l’acqua) necessari per ottenere una pasta consistente e omogenea che lascerete riposare, avvolta
    in pellicola, per qualche ora. Nel frattempo preparate il pesto emiliano tritando con un coltello a lama larga e pesante
    circa 100 g di lardo con le foglie di un paio di rametti di rosmarino e l’aglio. Non utilizzate il mixer né il frullatore perché
    il composto deve mantenere una grana piuttosto rustica. Tenete da parte.
    2 Dividete la pasta a pezzetti, formate delle palline e stendetele con il matterello allo spessore di circa mezzo cm. Con
    uno stampino tagliabiscotti del diametro di circa 6-7 cm o con il bordo di un bicchiere infarinato ritagliate la pasta a
    dischetti (foto 1).
    3 Ungete con un pezzo di lardo gli spazi interni di una tigelliera o di un ferro da cialde, scaldatela bene sul fuoco e
    sistematevi i dischetti di pasta (foto 2). Chiudetela e lasciatela ancora per pochi secondi sul fuoco vivace prima di girarla dall’altro lato.
    4 Cuocete ancora per qualche secondo (la pasta delle tigelle cuoce piuttosto velocemente), poi aprite la tigelliera e
    controllate che le tigelle si siano leggermente gonfiate e presentino sulla superficie delle bollicine dorate (foto 3).
    5 Quando sono pronte, rovesciate le tigelle direttamente sul tavolo e lasciatele “sbollire” per qualche istante.
    6 Tagliatele, mentre sono ancora ben calde (usate un coltellino seghettato), a metà nel senso dello spessore, senza
    aprirle completamente (fig. 4). Farcitele con formaggi e salumi e servite a parte anche il pesto di lardo, in modo che
    ciascuno possa scegliere.

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