Le etichette alimentari sono una vera e propria “carta di identità” dei cibi e, proprio per questo, acquistano sempre maggiore importanza agli occhi dei consumatori, interessati a compiere scelte consapevoli anche (e soprattutto) in ambito nutrizionale. Ma a cosa è bene prestare attenzione leggendo un’etichetta? Quali sono i trucchi per leggerla senza rischiare di confondersi fra sigle, acronimi e tecnicismi?

Per guidare i consumatori nella scelta e nell’utilizzo di ogni singolo alimento, Elisabetta Orsi, nutrizionista e naturopata, insieme a Giovanni Chiodaroli, Executive Chef di Love IT, il primo Food Experience Store dedicato al Made in Italy, ha realizzato una serie di interessanti video tutorial, come quello presente in apertura, con approfondimenti e consigli pratici che faranno davvero la differenza in cucina.

Come scegliere le uova? Come riconoscere un buon vino dall’etichetta? Il latte fresco è meglio di quello a lunga conservazione? Scorri l’articolo e scopri le risposte a queste e a tante altre domande e curiosità riguardo ai cibi presenti ogni giorno sulle nostre tavole.

 

MEGLIO IL LATTE FRESCO O A LUNGA CONSERVAZIONE?

Il latte fresco è preferibile a quello a lunga conservazione perchè mantiene invariate le vitamine che contiene al suo interno (gruppo B, B2 e B12, A, vitamina D) oltre, soprattutto, a calcio e fosforo. Leggi l’etichetta e verifica il paese di mungitura e quello di trasformazione – che possono non coincidere – e che il confezionamento sia avvenuto in ambiente asettico. È importante, inoltre, poter verificare i controlli a cui è stato sottoposto grazie ad una filiera di tracciabilità trasparente.

COME SCEGLIERE L’ACETO: DOP E SENZA SOLFITI AGGIUNTI

L’aceto, grazie ai suoi sali minerali, come il potassio, ha molte proprietà e benefici per l’organismo e contribuisce a combattere la ritenzione idrica e la cellulite. Nell’etichetta presta attenzione al tipo di prodotto da cui proviene la fermentazione (vino, frutta, etc.) e prediligi i prodotti di origine biologica. Preferisci l’aceto balsamico di qualità di origine italiana, ancora meglio se di origine protetta come quello di Modena, garanzia di qualità. Verifica inoltre che non siano stati aggiunti solfiti: sull’etichetta sono spesso segnalati come E221 ed E222 e possono provocare reazioni allergiche, mal di testa, e irritazioni gastriche.

ACQUA IN BOTTIGLIA: LA GIUSTA QUANTITÀ DI SODIO E MINERALI

L’acqua non è un nutriente, non ha calorie, ma è vitale: aiuta il metabolismo organico e il nostro benessere. È consigliabile preferire le acque che hanno una quantità̀ di calcio maggiore di 250 mg per litro.

Ma è meglio sceglierla ricca o povera di sodio? Di norma è meglio sceglierla oligominerale con un residuo fisso tra 250 e 500mg/L per garantire anche un minimo apporto di minerali. Chi ha bisogno invece di un’acqua leggera può optare per un residuo inferiore ai 50mg/L con un apporto ridotto di sodio, meglio se inferiore a 1mg/l.

Anche il contenitore è importante: ad esempio, il vetro colorato è ideale per la protezione della qualità dell’acqua ed il suo corretto mantenimento.

L’OLIO D’OLIVA MIGLIORE PER CUCINARE

La scelta ricade sicuramente sull’Olio Extra Vergine di Oliva (Evo) che contiene agenti utili per migliorare i livelli di colesterolo ‘buono’ HDL lipidi (acido oleico insieme a ferro e zinco, calcio, sodio, potassio e le vitamine E e K). Preferisci l’Olio Evo conservato correttamente in bottiglie di vetro scuro e ottenuto da una spremitura a freddo e solamente da metodi meccanici, ovvero senza l’utilizzo di solventi. Inoltre, la definizione di “categoria superiore” è sinonimo di qualità, così come la provenienza dall’Italia e dai Paesi dell’Unione Europea


DIFFERENZA FRA MARMELLATA, COMPOSTA E CONFETTURA

La principale differenza tra marmellate, composte e confetture è nel rapporto tra la quantità di zucchero e la frutta.  Verifica sempre la percentuale di frutta usata per il preparato: deve essere almeno del 20 per cento per la marmellata, del 35 per cento per la confettura, del 45 per cento per la confettura extra.

MARMELLATA: SCEGLILA SENZA SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

In base a questa informazione, identifica la nomenclatura in etichetta, leggi con attenzione la percentuale di frutta (meglio se di origine biologica) che compone il prodotto ma soprattutto verifica l’eventuale presenza di zuccheri aggiunti: nel caso, preferisci lo zucchero di canna. Evita prodotti che contengono conservanti o coloranti, in particolare quelli denominati E220, 221 che possono limitare l’assorbimento di vitamine importanti, come quelle del gruppo B, oltre che provocare allergie, eruzioni cutanee e mal di testa.

UOVA: QUALI SCEGLIERE TRA BIOLOGICHE, DA ALLEVAMENTO ALL’APERTO E A TERRA

Le uova che provengono da allevamento biologico sono da preferire perché significa che la gallina ha avuto più spazio per muoversi. Attenzione quindi che sull’etichetta compaiano le indicazioni: “0” biologico, “1” da allevamento all’aperto e “2” a terra. Inoltre, l’uovo “bio” ha assorbito più sostanze nutrienti e l’apporto di colesterolo è minore.

LE CARATTERISTICHE DI UNA BUONA PASTA

Verifica innanzitutto la provenienza della semola, la sua località di produzione e il tipo di cereale utilizato. Preferisci la pasta da aziende della tradizione italiana, ottenuta da una lenta essicazione che non altera la struttura del glutine e mantiene il più possibile intatte le caratteristiche nutrizionali del prodotto.

I BENEFICI DELLA BIRRA ARTIGIANALE

La birra contiene molte sostanze utili all’organismo come vitamine B6 e B9 e fibre utili per la digestione ed il transito intestinale; è inoltre ricca di antiossidanti, rende più flessibili le arterie e migliora la circolazione ed il sistema cardiovascolare. Verifica sull’etichetta la qualità della birra, la sua origine ed il mix di cereali contenuti, preferendo il metodo di fermentazione artigianale. Il consiglio in più? Preferitela poco raffinata, da aziende agricole e del territorio, privilegiando la fermentazione in botti di legno. Attenzione alla presenza di additivi e alla presenza della descrizione in etichetta delle caratteristiche organolettiche del prodotto.

RISO ARBORIO E RISO CARNAROLI: TRACCIABILITÁ E ITALIANITÁ

Il riso, più digeribile rispetto alla pasta grazie al suo amido in granuli, è tutto da gustare nelle sue diverse varietà: fra le più utilizzate nelle nostre cucina, il Riso Arborio ed il Riso Carnaroli, ideali per i risotti.

Controlla sull’etichetta l’origine 100% italiana e la tracciabilità completa del processo produttivo. La varietà Arborio, con chicchi grandi e nucleo ricco di amido, assorbe acqua e condimento più di altre varietà e questo le conferisce una particolare morbidezza al palato. Il Carnaroli, più dolce e sodo, tiene maggiormente la cottura.

COME RICONOSCERE UN BUON VINO DALL’ETICHETTA

Il vino può essere un vero e proprio elisir di benessere, per la gioia degli appassionati: grazie al resveratrolo infatti, il vino rallenta i processi d’invecchiamento cutaneo e i suoi tannini fanno aumentare i livelli di serotonina nel cervello, con effetto sedativo e antidepressivo. La quantità ideale è mezzo bicchiere a pasto, meglio se di produzione artigianale, non pastorizzato e rosso.

In etichetta, fai attenzione alla presenza di solfiti o altri additivi; controlla sempre l’origine e la varietà delle uve, la denominazione geografica protetta o indicazione geografica tipica, oltre al tipo di invecchiamento. Infine ricorda: la fermentazione in botti di legno è sinonimo di qualità, così come anche la segnalazione dell’esposizione del vigneto e della qualità/altitudine del terreno.